martedì 1 giugno 2010

Il terzo incomodo 1 (NC17)



Personaggi: Gabriel Merz, Marco Girnth, Gedeon Burkhard
Rating: NC17
I personaggi non mi appartengono, la storia e gli avvenimenti sono tutto frutto della mia invenzione o per meglio dire, mente malata.
Un grazie speciale alla mia editor e socia Giusi per la sua pazienza e il suo ottimo lavoro.

1

2007 Colonia

In una calda giornata di primavera, Gabriel Merz sedeva al tavolino di un bar, nel centro di Colonia. Bicchiere di whiskey in mano e sguardo sognante. Si trovava in città da appena tre giorni, ma già gli mancava Berlino. Il suo agente gli aveva procurato l’audizione per un ruolo in Alarm fur Cobra 11 e lui non ci aveva pensato due volte ad accettare. Sapeva che era un’occasione da non perdere. Il suo personaggio si chiamava Erik Gehlen ed era un trafficante di ragazze, nonché spietato assassino. Un ruolo diametralmente opposto a quello ricoperto per cinque anni in Soko Leipzig.
Un cameriere portò la sua ordinazione, una pasta al cioccolato. Gabriel l’addentò mugolando di piacere. Si disse che se la meritava dopo tutte quelle fatiche e che non gliene importava niente della dieta che avrebbe dovuto seguire per non aumentare la pancetta che cominciava a fuoriuscire dalla camicia costosa. Gli occhi saettavano dal cellulare al dolce che stringeva in mano. Attendeva una chiamata molto importante e ogni tanto lo sguardo cadeva sul display. Molte cose erano accadute da quando aveva abbandonato Soko: il trasferimento a Berlino, la fine del rapporto con la madre dei suoi figli e l’inizio della relazione con il collega Marco Girnth.
Era proprio lui che attendeva quel giorno. Sperava di sentire squillare il cellulare da un momento per sentire la sua voce all’altro. Quel giorno sarebbe giunto a Colonia e lui non vedeva l’ora di rivederlo. Erano trascorsi quasi tre mesi dall’ultima volta che erano stati insieme.
Gabriel tamburellò nervosamente le dita sul vetro del tavolino, ma in quel momento il telefonino vibrò e il display si accese. Si affrettò a rispondere e nell’istante in cui sentì la sua voce, le labbra si aprirono in un sorriso malizioso: “Sei arrivato?”
“Sì, sono alla stazione, dimmi dove sei e ti raggiungo”
Gabriel glielo spiegò, poi pagato il conto, si diresse verso il set. Avendo altre due scene da girare, lo avrebbe atteso lì,
Una Ferrari testa rossa era parcheggiata accanto al marciapiede. Attendeva di essere guidata dal famoso attore Gedeon Burkhard il quale indugiava appoggiato allo sportello. Il suo personaggio nel telefilm era un uomo d’affari amico di Erik, ambiguo e dalla doppia vita. In realtà la sua identità era tutt’altro che chiara. Gabriel gli si avvicinò scrutandolo con attenzione e considerò che Gedeon era davvero un uomo attraente: grandi occhi chiari, capelli scuri e pelle candida. La maglia nera che portava fasciava il torace ben modellato, mentre le gambe lunghe e sode erano celate da pantaloni di una tuta. Completava il suo abbigliamento un cappellino da baseball. Gabriel, invece, dato il suo personaggio, portava un completo grigio con camicia nera lasciata semi aperta.
“Ehi, Gabriel, dove sei stato?” assestandogli una leggera pacca sulla spalla Gedeon gli fece un sorriso sghembo.
“Al bar, avevo bisogno di qualcosa di dolce”
“Che voglia” si leccò le labbra fissandolo con uno strano sguardo “potevi chiamarmi. Adoro i dolci”
“Beato te che puoi permetterteli senza problemi, da quando sono a Colonia, ho messo su un bel po’ di chili”
“Non dire sciocchezze, stai benissimo” lo sguardo del bavarese vagò lungo il corpo di Gabriel, poi avanzò di qualche passo “Dopo, ti va di dividere un muffin al cioccolato con me?”
“Ho un appuntamento” replicò l’altro sorpreso da quell’invito, durante i giorni precedenti lo aveva trattato con indifferenza tanto da fargli pensare di non essergli simpatico.
Gedeon sembrò dispiaciuto “Peccato, sarà per la prossima volta” le labbra carnose del bavarese si aprirono in un sorriso “senti, non è che il tuo appuntamento ha un’amica?”
Gli strizzò un occhio e Gabriel arrossì “Non si tratta di una ragazza, ma di un amico, è di passaggio a Colonia e…”
“Non dire altro, capisco” Gedeon accese una sigaretta continuando a scrutarlo “sai, ti sta davvero bene quest’abito, il nero e il grigio ti donano particolarmente”
“Grazie”
Il regista fece segno di mettersi ai loro posti e Gabriel si diresse verso il ristorante nel quale doveva girare la sua scena. Quando entrò, al tavolo trovò due bionde mozzafiato che da sotto le ciglia super truccate, lo guardavano ammiccanti. In attesa del via, lui sedette circondando le spalle delle giovani con le braccia.
Quella alla sua destra gli sussurrò qualcosa all’orecchio e Gabriel ridacchiò, quella puttanella stava mettendo a dura prova la sua fedeltà nei confronti di Marco.


Marco Girnth raggiunse in taxi il set e lo trovò transennato. Guardandosi intorno, scorse una Ferrari testa rossa parcheggiata accanto al marciapiede e decine di persone che si muovevano come se avessero fretta di arrivare da qualche parte. Di Gabriel però, neanche l’ombra. Marco attraversò la strada, avvicinandosi al ristorante che sembrava brulicare di addetti appartenenti alla troupe. Si rese conto di essere piombato sul set giusto in tempo per la pausa tra un ciak e l’altro. Quando finalmente scorse Gabriel, il cuore cominciò a galoppare. Gli sembrò stupendo, seduto a quel tavolo, così elegante in quel completo. Accanto a lui un altro uomo dall’aria familiare. Anch’egli era di una bellezza travolgente, ma diversa da quella del suo Gabriel. Guardandolo con maggiore attenzione, lo riconobbe: si trattava Gedeon Burkhard, un attore bavarese con il quale entrambi avevano lavorato, un paio di anni prima, in Soko Leipzig, Marco notò con fastidio che Gedeon poggiava la mano affusolata sul braccio di Gabriel, ma non appena incontrò i suoi occhi scuri, anche quel pizzico di gelosia gli sembrò non solo fuori luogo, ma decisamente sciocca.
Vide Gabriel scusarsi con Gedeon e raggiungerlo all’esterno. Una volta uno di fronte all’altro, si fissarono con desiderio e amore senza osare rompere, con futili parole, l’atmosfera.
Marco lo osservò con attenzione, poi senza preavviso scoppiò a ridere.
“Che ti prende?” domandò Gabriel stupito da quella reazione. Non era certo l’accoglienza che si aspettava.
“Che hai fatto ai capelli?” indicò la chioma scura piena di gel.
“Non sai che fatica per tenerli giù!” replicò offeso.
“Sì, ma sono ridicoli!” Jan continuò a prenderlo in giro.
“Lo so” arrossì imbarazzato. “ma questa pettinatura è parte del mio personaggio”
“E chi sarebbe? Un magnaccia?”
Gabriel sgranò gli occhi“ Come lo hai capito? Dì la verità, hai seguito le riprese?”
“No, è che così mi sembri un pappone”
“Lo sono” ghignò maligno.
“Sei lo stesso terribilmente sexy” Jan accorciò le distanze.
Gabriel allungò un braccio a carezzare il colletto della polo, poi lo attirò a sé “Che aspetti a salutarmi come si deve, Marco?” e lo strinse con forza.
Ricambiando con altrettanto trasporto l’abbraccio, Jan affondò il volto nel suo collo “Mi sei mancato da impazzire”
“Amore mio” Gabriel sussurrò con un tono di voce impercettibile.
Restarono così, uno tra le braccia dell’altro per un bel pezzo, poi finalmente si staccarono: “Ho ancora da fare, Marco, ma spero di cavarmela con poco”
“Resterò in disparte a osservarti”
Mentre chiacchieravano Gedeon si avvicinò alla coppia, sulle labbra un sorriso: “Guarda chi c’è, Marco Girnth, non ti avevo riconosciuto”
“Ciao, Gedeon” gli porse la mano “non sapevo fossi anche tu in Alarm”
“Questo è il mio primo episodio, devo sostituire uno dei protagonisti” e indicando Gabriel sghignazzò: “ucciso da questo brutto ceffo”.
Marco sgranò gli occhi “Da te?”
“E sì, sono un cattivello” ridacchiò Gabriel.
“Un bastardo figlio di puttana, lasciatelo dire” Gedeon gli appoggiò la mano sulla schiena e avvicinò il viso al suo “ma dannatamente affascinante”
Rendendosi conto che stava flirtando con Gabriel, Marco alzò un sopracciglio,
“Dai, Gabriel muoviamoci” continuò a toccarlo, poi si rivolse all’altro attore “piacere di averti rivisto, Marco”
“Ci vediamo dopo” lo salutò Gabriel seguendo Gedeon.
Marco era geloso marcio, ma una volta soli gli avrebbe fatto capire che era solo suo. Si appoggiò ad un muretto per seguire i due attori recitare: Gedeon uscì dalla Ferrari e si diresse nel locale nel quale Gabriel lo attendeva abbracciato alle due bionde. Aveva davvero uno sguardo da duro.
Marco si eccitò, non lo aveva mai visto così deciso e freddo e gli occhi scuri sembravano davvero calcolatori e crudeli. Concluse che Gabriel era un attore eccezionale.
Mezz’ora dopo il regista concesse alla troupe di andare via, Gabriel lo raggiunse “Allora, che ne pensi?”
“Bravissimo, quel tuo sguardo mette davvero paura”
“Non prendermi in giro”
“Io dico sul serio, è davvero sexy” accorciò la distanza tra loro.
Gedeon si avvicinò e i due furono costretti ad allontanarsi “Ragazzi, vi va di bere una cosa?”
Marco stava per rispondere di andarsene al diavolo perché Gabriel era occupato con lui, quando l’amico lo precedette “Grazie, ma non possiamo. È da tanto che non ci vediamo, abbiamo molto di cui parlare”
“Certo” replicò l’altro accedendo una sigaretta, lo sguardo passò da uno all’altro. Malizioso aggiunse “non intendevo essere di troppo. Ci vediamo domani, Gabri. Ciao, Marco, piacere di averti rivisto” e si allontanò lasciandoli nuovamente soli.
Marco appoggiò le mani sui fianchi “Non mi piace quel tizio, si prende troppa confidenza”
“Cosa?”
“Ti ha puntato!”
Gabriel scoppiò a ridere “Sei geloso di Gedeon Burkhard? Siamo colleghi, abbiamo molte scene insieme. Nella finzione siamo… amici, se così si può dire”
“Perché?” Marco era sempre più stranito.
“Perché uno come Erik non ha amici veri, non sa cosa sono i sentimenti. È spietato e senza cuore”
“E ti riesci bene interpretare un individuo del genere?”
“Abbastanza” ridacchiò “Andiamo” afferrò Marco per un braccio.
“Dove?” si lasciò trascinare via.
“Il mio albergo è qui vicino”
Marco prese il suo borsone e lo seguì impaziente.

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2 commenti:

Unknown ha detto...

Troppo bella cicci, scritta benissimo, amo troppo il pezzo che Gedeon si complimenta per non parlare di quando gli propone di dividere il muffin... mamma che sexy... poi quando arriva Marco, è geloso... decisamente ci sta!! Fantastica...

Alex G. ha detto...

Grazie cicci, sono felice ti sia piaciuta. Vedrai come mi amerai nei prossimi capitoli.