lunedì 6 luglio 2009

Alla mia amata immortale

Questa lettera mi è stata scritta da una persona molto speciale. Presto posterò anche delle poesie che mi ha dedicato. Lo so che non c'entrano con questo blog ma per me sono importanti e mi fa piacere inserirle in questo posto per me così speciale.

Questa lettera è per la mia amata immortale, per la mia sola ragione di vita in mezzo a tanti nemici, per il mio unico e maggior diletto del cuore e per l'unica persona che abbia saputo comprendermi. Non è l'attrazione dell'altro sesso che mi attira in te, no, soltanto te, tutta la tua persona con tutte le tue qualità hanno incatenato il mio rispetto, i miei sentimenti, la mia stessa anima, nella quale non ti sei imposta con prepotenza, come una passione fiammante e distruttiva, ma sei entrata piano e dolcemente, come il canto di un usignolo. Quando mi accostai a te, ero fermamente deciso a non lasciar germogliare neanche una scintilla d'amore, mi sentivo deluso dal mondo intero e dalla vita, avevo perso ogni speranza, ma tu mi hai sopraffatto e mi lasci sperare che il tuo cuore batterà a lungo per me. Sopporto gli oltraggi, i sassi, i dardi e le percosse dell'iniqua sorte solo perchè la fede incrollabile in un tale amore, la speranza di poterti rivedere all'alba, me ne da la forza, tiro avanti per te e vivo nei tuoi respiri. Di battere per te, mia amata, questo mio cuore non cesserà se non quando non batterà più del tutto. Tu sei la mia sola roccia, e io voglio essere la tua roccia, per quanto imperfetto e cedevole io sia; tu sei la luce, e io sono l'ombra. In un tuo bacio il naufragar m'è caro; nulla di più potrei chiedere al mondo.
(Marco)

1 commento:

Marta Monica Zordan ha detto...

Non è per caso la lettera di Beethoven dedicata alla sua amata immortale?