giovedì 25 marzo 2010

Il bisbetico malato

SQUADRA SPECIALE LIPSIA
PAIRING: MIGUEL ALVAREZ-JAN MAYBACH
TIMELINE: SENZA VIA DI SCAMPO 3° STAGIONE
I PERSONAGGI NON MI APPARTENGONO.


Miguel giaceva, ad occhi chiusi, in un letto d’ospedale, un braccio fasciato, mentre nell’altro era inserita una flebo. Jan era seduto su una poltroncina, non lo aveva lasciato fin dal momento in cui lo avevano portato con l’ambulanza dopo aver rischiato di morire dissanguato. Gli avevano sparato in un tunnel abbandonato della metropolitana e poi era rimasto imprigionato insieme ad un complice fino a quando Jan non era riuscito a trovarlo. Se solo ripensava allo stato in cui era: sanguinante e privo di sensi. Aveva davvero pensato fosse morto quando lo aveva visto con gli occhi chiusi. Non poteva neanche concepire una vita senza Miguel, era troppo importante per lui. Non se ne era reso conto fino a quando non aveva rischiato di perderlo per sempre.
Allungò la mano per sfiorare la sua, era fredda. La strinse solleticando le dita, non sopportava di vederlo fermo in quel letto. Lo spagnolo si mosse, Jan sorrise quando gli occhi neri si aprirono e si puntarono su di lui.
“Ehi, mi hai fatto prendere un bello spavento”
“Cosa è successo?” Miguel cercò di tirarsi su, ma sibilò per il dolore.
“Non ti muovere, sei ferito” in un attimo gli fu accanto.
“Mi vuoi dire che ci faccio qui?” si guardò intorno rendendosi conto che si trovava in una stanza d’ospedale.
“Sei svenuto nell’ambulanza”
“Ah, giusto, mi hanno sparato. Come hai fatto a trovarmi?”
“Storia lunga, te la racconterò in un’altra occasione” sedette sul letto, gli sfiorò la fronte sudata e bollente “hai la febbre”
“Non esagerare, sto bene”
“Non è vero. Sei quasi morto dissanguato e ora hai la febbre alta” aggiustò le coperte, poi gli porse un bicchiere d’acqua “hai sete?”
Miguel lo scrutò con attenzione, sembrava davvero preoccupato. non lo aveva mai visto così premuroso e la cosa gli faceva piacere “Quando posso lasciare questo posto? Lo sai che detesto gli ospedali”
“Quando te lo dirà il dottore e non credo sarà molto presto” Jan continuava a toccarlo provocandogli delle vampate di calore lungo tutto il corpo.
“Mi dispiace” sussurrò Miguel.
Jan lo fissò stranito “Ti dispiace?”
“Per non essermi presentato. Ci tenevo a stracciarti a squash” sulle labbra apparve un sorriso furbetto.
“Sono stato un idiota, avrei dovuto capirlo che doveva esserti accaduto qualcosa. Non mi daresti mai buca ad una partita di squash”
“Non vedo l’ora di batterti”
“Sogna, Miguel” rise Jan “l’ultima volta ti ho fatto piangere”
“Cosa? Non inventarti storie”
Improvvisamente Jan divenne serio, gli strinse la mano e se la portò alla guancia “Non sai che paura ho avuto, Miguel”
L’ispanico fremette, Jan continuò “Quando ti ho visto in una pozza di sangue temevo fossi…” si bloccò cercando di trattenere le lacrime.
“Jan”
“Scusami, non so cosa mi sia preso” gli sorrise alzandosi “ora ti lascio riposare”
“No” lo attirò a sé “non andartene”
Jan fu ad un soffio dal suo viso “Non vuoi riposare un po’?”
“Riposerò quando sarò stanco, ho dormito fin troppo”
“Vuoi che resti con te, ancora?” Jan era più che contento di restargli accanto.
“Raccontami qualcosa, lo avete preso il bastardo che mi ha sparato? Ti rendi conto che ha scaricato quel povero ragazzo e lo ha lasciato in quei tunnel a morire?”
“Lo hai salvato, se non era per te forse sarebbe morto o starebbe ancora li” era orgoglioso del suo collega.
Miguel sogghignò “Sono un eroe”
“Ora, non esagerare” gli sferrò un piccolo buffetto sulla gamba,
“Mi ricorda come ero io alla sua età, sbandato e disposto a tutto per campare” si rattristò ricordando quel periodo così difficile del suo passato.
“Riposa”
Fece per allontanarsi, ma Miguel lo richiamò “Jan?”
Il biondo gli fu nuovamente accanto, pronto ad assecondare qualunque sua richiesta.
“Mi porteresti un bel panino, sto morendo di fame”
“Scemo” scosse la testa.
Miguel ridacchiò, addormentandosi subito dopo.
Jan lo guardò dolcemente, poi uscì dalla stanza.

2 commenti:

Jivri'l ha detto...

Che dolciiiii!!! Mi piacciono, certo..io pensavo ce Miguel volesse altro..ehehehe. Brava cara,complimenti come sempre e auguroni!!!un abbraccio

Unknown ha detto...

Jan super premuroso e miguel felice di farsi coccolare. Dopo che il suo amato commissario di grando superiore lo ha salvato rischiando la vita, sono più che certa che sia andata più o meno come hai scritto tu *____________*