martedì 27 gennaio 2009

Destiny capitolo 3

Coppia: Angel - Spike
Rating: NC-17
Spoiler: 5 stagione di ATS
Summary : Destiny come avrei voluto fosse andata realmente.
Disclaymer: I personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Joss Whedon
Contiene scene di sesso omosessuali e violenza.


Capitolo III

Spike pov

Angel ed Eve mi raggiungono!
Lui è visibilmente seccato, mentre Eve mi informa che tutto quello che sta accadendo, compreso lo strano comportamento di Harmony, è dovuto al mio ritorno o meglio, al mio essere nuovamente corporeo.
Angel non dice nulla. Naturalmente! È d’accordo con lei.
Lo sapevo!
Ha trovato il modo di dare nuovamente la colpa a me.
Sta parlando Eve, ma ne sono certo, le parole che escono dalla sua bocca sono state nutrite da Angel.
Fatico ad ascoltarla senza che la mia rabbia esploda.
Lei prosegue imperterrita, dice che la città non è abbastanza grande per due vampiri con l’anima.
Ne ho sentite di stronzate in tutta la mia vita, ma come questa mai.
Le rispondo che me ne frego, che la cosa non mi interessa minimamente.
Mi avvio verso l’ascensore.
Angel mi dice di restare.
Spero che sia perché gli mancherò, ma lui invece replica che vuole il mio aiuto per cercare di risolvere la situazione.
A quelle parole sento il cuore che mi va in pezzi.
Vorrei piangere per la rabbia e la delusione per il suo comportamento così freddo ed indifferente.

Purtroppo è trascorso così tanto tempo dall’ultima volta in cui i miei occhi si sono riempiti di lacrime che ho quasi dimenticato come si faccia.
Angel mi insegue sempre tampinato dalla sua preziosa Eve che non lo perde un attimo di vista.
Mi fermo davanti all’ascensore e con finta indifferenza gli annuncio che prenderò la prima nave diretta in Europa.
Ho intenzione di andare da Buffy, almeno lei mi apprezza, non come il mio Sire che non vede l’ora di sbarazzarsi di me.
Alle mie parole cambia espressione, sul suo viso noto un velo di tristezza.
Credeva avrei fatto quello che desiderava. Certo, pensa esegua ogni suo comando.
Sbaglia di grosso.
Non è più il feroce Angelus e io non sono più il dolce ed indifeso Willy che tremava per le sue ritorsioni.
Ora sono Spike e anche se lo amo da morire me ne andrò lontano.
Non posso sopportare di restargli vicino senza poterlo toccare, baciare o fare l’amore con lui. Per questo preferisco partire per sempre.
Angel vede la mia risolutezza, sa che non cambierò idea.
Purtroppo quando mi fissa con i suoi occhi scuri, intensi e brillanti, come se avessero catturato la luce delle stelle non riesco a resistere.
“Resta. Ti prego.” mi sussurra
Senza che me ne renda conto annuisco e lo seguo nel suo studio, mentre Eve si reca a cercare qualcuno del dipartimento di Wes.


Angel pov


Spike è uscito da un ufficio in tutta fretta, ha una mano sul collo ed è visibilmente arrabbiato.
Che diavolo sarà successo?
Mi guarda; poi i suoi occhi di ghiaccio si posano su Eve.
Chissà perché, ma non sembra felice di vederci.
Sento il disprezzo in quello sguardo che ci lancia e non può neanche immaginare quanto questo mi faccia male.
Dopo attimi che mi sembrano infiniti, mi spiega cosa sia accaduto
Dice che Harmony si è comportata in modo strano, che l’ha aggredito, e che ha dovuto colpirla!
Povero il mio piccolo, quella sciacquetta di Harmony ha avuto quello che meritava. Vorrei tanto poterlo abbracciare per farlo stare meglio, ma non posso.
A Eve non interessa nulla di tutto questo.
Comincia a raccontare quello che sta accadendo alla Wolfram & Hart.
Afferma che Los Angeles non è abbastanza grande per due vampiri con l’anima e che lui tornando corporeo ha alterato un equilibrio.
Spike mi scruta e con rancore dichiara che non gli interessa.
Si incammina sicuro di se per il corridoio.
E continua il suo discorso aggiungendo che andrà lontano da questa città e da me.
Partirà per l’Europa.
Sento il cuore che va in frantumi, il mio piccolo Will vuole andarsene per sempre.
Tornerà tra le braccia della sua adorata Buffy, la donna che ha spezzato il cuore ad entrambi.
Lo guardo sconvolto. Non posso farne a meno, non mi interessa quello che lui potrà pensare.
Non voglio che se ne vada.
Devo fare in modo che decida di restare, non può abbandonarmi!
Non ora che ho più bisogno di lui.
Lo seguo fino all’ascensore, mi volta le spalle, non ha nemmeno il coraggio di guardarmi negli occhi.
Deve proprio disprezzarmi.
Finalmente, dopo la sorpresa che mi ha reso impossibile proferire parola, riesco a dirgli che può anche aspettare a partire.
L’Europa sarà sempre lì.
Spike si volta a guardarmi, nei suoi occhi c’è una strana luce che non riesco a decifrare, poi aggiungo “Ho bisogno del tuo aiuto!ù”
La sua espressione cambia, si fa più dura, si volta nuovamente verso la porta dell’ascensore che si spalanca lasciando uscire Gunn.
Blatera qualcosa che non riesco a comprendere.
In questo momento, il mio unico pensiero è per lui, il mio dolce vampiro.
Lotto contro il desiderio di corrergli incontro, bloccarlo contro la parete per fargli sentire quello che provo.
Vorrei sentire le sue labbra sulle mie. Ma non posso.
Sospiro, se solo sapessi quello che prova per me!
Ma certo che lo so: disprezzo e rancore.
Come dargli torto? E’ vissuto nella mia ombra per anni, ha subito le mie angherie e ritorsioni.
L’ho tradito, portandogli via le donne che amava, prima Dru, poi Buffy.
Certo, la Cacciatrice gli ha voluto bene a modo suo, ma non l’ha mai amato come invece ha amato me.
Questo Spike non me lo potrà mai perdonare.
Sta per entrare nell’ascensore, tento l’ultima carta per fermarlo.
La mia voce è quasi un sussurro, ma alle sue orecchie di vampiro arriva chiara come acqua di fonte “Resta… Ti prego…”
Spike si volta, i suoi occhi si perdono nei miei e in quel momento è come se il cuore mi si fermasse una seconda volta.
Esistiamo solo noi due.
Le sue labbra si increspano in un tenue sorriso ed annuisce.
Non sono mai stato così felice.


Spike pov


Sono così confuso! Mi ha appena chiesto di restare.
Quale sarà il reale motivo? Solo per aiutarlo?
Oppure il suo è un ultimo disperato tentativo di tenermi lontano da Buffy.
Credo non abbia mai smesso di amarla.
La mia anima sanguina, gronda di disperazione, avvolta dai mille dubbi che ora mi perseguitano.
Quanto vorrei che il suo cuore appartenesse a me, un onirico desidero che mai potrà realizzarsi, e rimarrà celato dietro la mia bella maschera di indifferenza che non so per quanto ancora potrò mantenere.
Fingere mi sta distruggendo, di nuovo pian piano.
È come se quel medaglione che mi ha bruciato fosse ancora qui e colpisse il mio petto.
La consapevolezza che mai e poi mai potrò averlo mi annienta ogni minuto di più.
Ora lo sto seguendo nel suo ufficio.
È pensieroso, non si volta neanche a guardarmi.
Forse non si è reso conto che sono dietro di lui.
Sospiro…chissà a cosa starà pensando il mio *angelo*.
Entra e mi infilo prima che chiuda la porta, prima che mi estrometta, di nuovo, dal suo mondo
È il suo modo di agire!
Io, reagivo a tutto questo tentando di fargli credere che il mio odio per di lui aumentasse ogni singolo istante, mentre l’unico sentimento che continuava ad alimentare il fuoco del mio cuore era amore.
Solo Buffy mi ha fatto dimenticare per un po’ questa mia ossessione per il mio sire.
“Spike.”sussurra quando si accorge della mia presenza “Non ho tempo per litigare.”
Ma chi vuole litigare? Se sapesse cosa vorrei in realtà.
Se solo potesse immaginare che vorrei assaporare le sue labbra, sfiorare la sua pelle e amarlo con tutto me stesso, seguendo finalmente il mio istinto.
“Voglio essere messo al corrente della situazione.”rispondo invece
“Non mi fido di quella…sgualdrina” aggiungo riferendomi ad Eve.
Che posso inventare oltre queste banali frasi?
Che ti ho seguito per rimanere anche solo un istante solo con te?
Angel mi guarda, forse non gli piace il modo in cui mi riferisco alla sua amante.
Amante… solo la parola mi distrugge, mi fa venire voglia di spezzarle il collo e di succhiarle fino all’ultima goccia di sangue.
Purtroppo sarebbe inutile. Cosa ne ricaverei? Solo il disprezzo del mio Sire e questo non potrei proprio sopportarlo.
Se vuole lei non posso certo impedirglielo, anche se lo farei…oh si. Eccome se vorrei farlo!!
“Che c’è?”gli chiedo con strafottenza quando mi accorgo che continua a tenere lo sguardo inchiodato su di me.
“Niente”distoglie gli occhi e si dirige verso il tavolino.
Si versa del sangue.
Quel semplice gesto lo fa apparire di una sensualità incredibile.
Le sue movenze fluide, le sue mani che stringono il bicchiere.
Le ricordo bene quelle dita affusolate e gelide che tracciavano il mio corpo. Come posso dimenticarmene.
“Allora, le cose stanno così. Un avvocato è stato ucciso e colui che l’ha assassinato ha gli stessi sintomi di Harmony, occhi sanguinanti e aggressività. Eve pensa che tutto questo sia causa tua, il fatto che tu sia tornato...corporeo.” lui parla, ma io ho ascoltato solo la metà delle parole che ha detto.
Sono talmente perso a osservare le sue iridi scure che non mi interessa altro.
Rifletto un secondo e tento di trovare una risposta che non possa fargli intuire che i miei pensieri erano altrove.
So solo che ha parlato di nuovo della sgualdrina con cui ha una storia, e che lei da tutta la colpa a me di ciò che sta accadendo.
O forse la verità non è proprio questa.
“Eve lo pensa?”gli chiedo con il dolore nel cuore “Oppure sei tu?”
Angel non risponde e questo è una conferma ai miei sospetti, una rabbia cieca si impadronisce di me al pensiero che lui possa credere una cosa del genere.
“Grandioso” mormoro con un filo di voce
“Spike…”comincia a parlare. Mi avvicino minaccioso e lo aggredisco con le parole “No! Ora sentimi tu brutto…imbecille! Ne ho abbastanza delle tue recriminazioni! È colpa tua e lo sai, tutta la storia è solo colpa tua e di quel dannato amuleto!”
Sono furioso e le parole mi sfuggono dalle labbra senza controllo, è possibile che non capisca che lo faccio perché lo amo e mi sento tradito, disperato, solo?
“Sai qual’è la verità, Angel? Hai portato quel gingillo a Sunnydale per farti bello con la tua adorata cacciatrice, porgendole su un piatto d’argento la soluzione ai suoi problemi così da riconquistare il suo amore. Quel medaglione ci ha permesso di sconfiggere il primo, ma non dimenticare che mi ha incenerito e, chissà come, dopo qualche settimana è finito sulla tua scrivania. Comincio a pensare che forse questo era il tuo piano fin dall’inizio, sbarazzarti di me per avere via libera con Buffy”
Ma che sto dicendo?
Lui mi fissa con gli occhi spalancati, forse sto andando troppo oltre, ma la rabbia mi acceca talmente che mi avvicino a lui e continuo a sputargli addosso tutte le cattiverie che mi vengono in mente
“Confessa Angel! Confessa che anche adesso stai pensando a come fare per liberarti di me! Ora che sono qui in carne ed ossa non sei più il solo vampiro con un’anima, non sei più il solo beneficiario della profezia che ti renderà umano. È per questo che vuoi sbarazzarti di me vero? Vorresti fossi ancora fantasma per avere via libera, ma per tua sfortuna non lo sono più!”
Angel è furibondo, mi afferra per il bavero dello spolverino e mi attira a se sibilando “Sei un idiota Spike! Come al solito non hai capito nulla!”
E che dovrei capire? Che dovrei pensare?
“Invece ho capito benissimo!”gli urlo incurante del fatto che i nostri visi sono talmente vicini da potersi sfiorare “Ma guardati! Ti disperi per un secolo a causa della maledizione, giuri amore eterno a Buffy, e poi scopi sul divano del tuo ufficio con la prima che ti capita a tiro! Cosa diavolo ci troverai in quella devo ancora capirlo!”
Dovevo dirglielo, se stavo zitto ancora un po’ scoppiavo.
Quell’orrenda donna non è per lui! Anzi, se fosse per me, nessuno lo sarebbe.
Vorrei esserci solo io nel suo cuore e...nel suo letto.
“E tu con Harmony? Non posso credere che la prima cosa che hai fatto quando sei tornato sia stato strusciarti addosso a lei e scopartela in ricordo dei vecchi tempi. Una Harmony che tu hai ignorato durante tutti questi mesi”
Queste ultime frasi che ha pronunciato sembrano cariche di gelosia.
Ma non è possibile, forse gli faccio solo schifo, perché crede che il mio unico pensiero dopo essere tornato corporeo sia stato quello di farmi una donna.
“Chi mi scopo non sono fatti tuoi!” ma quello che vorrei dirgli è ben altro.
Angel mi colpisce all’improvviso, con forza ed io volo per la stanza andando a sbattere contro la parete.
Mi sanguina il labbro. L’asciugo con la mano.
Ma che gli è preso al mio Sire?
Gli ho detto cose peggiori e non ha mai reagito, perché mi colpisce per una sciocchezza?
Il suo comportamento mi spiazza, non lo capisco più.
Sono incredulo, ma anche arrabbiato, alzo il braccio per restituirgli il pugno, ma non ne ho la possibilità perché lui mi è addosso senza che me ne renda conto.
Mi afferra nuovamente per la giacca “Non azzardarti più a dire una cosa del genere!”
Ma di che sta parlando?
“Angel, ma cosa…”voglio capire dove intende andare a parare.
Sembra calmarsi e avvicina il viso al mio, sento il suo alito che mi solletica la pelle, è una sensazione bellissima.
Angel non farmi questo!
Il mio desiderio per lui sta crescendo a dismisura.
Devo controllarmi. Ma in questo istante penso solo alla sua bocca.
Vorrei fermare il tempo e restare per sempre così.
Avere almeno questo.
Sto ansimando, forse sarà la sua vicinanza.
Non ho bisogno di respirare ma il fiato è corto. Troppo corto.
Ho bisogno di aria.
I miei occhi sono fissi nei suoi.
Osservo le sue labbra imbronciate. Non ho mai visto niente di più bello.
Se solo sapesse quanto lo amo, quanto sono geloso di lui e di Eve, quella sgualdrina che non lo merita.
D’un tratto m’accorgo che il suo sguardo è cambiato.
Mi scruta con dolcezza.
Era da tanto che il mio Sire non mi guardava così.
Ah! Come vorrei sapere a cosa sta pensando, il mio dolce angelo della notte.
Sento che il suo animo è tormentato, ma non capisco cosa sia in realtà ciò che lo preoccupa.
Avvicina ancora di più il viso, le sue labbra sfiorano le mie come se volessero accarezzarle.
Mi sfugge un gemito, non riesco a credere stia accadendo, Angel, mi sta baciando.
Se il mio cuore potesse battere si fermerebbe all’istante.
La sua lingua sfiora prima uno e poi l’altro angolo della mia bocca.
Sta assaporando il gusto del mio sangue. È il paradiso, ne sono certo.
Si spinge lentamente dentro ed io lo accolgo. Sto sognando.
Avvolgo la mia lingua alla sua.
Sembra che Angel voglia divorarmi con i suoi baci, mi pare quasi desideri fondersi con le mie labbra tanto è arroventato questo gelido contatto.
È tornato il vampiro che amavo, il mio feroce Angelus.
Risento il suo sapore. Mi pare di rivivere il passato.
Lo attiro a me scostandogli la camicia ed accarezzandogli il collo.
Le mie mani scendono a sfiorargli i pettorali.
Geme, e questo è come un invito a continuare.
Gli strappo i bottoni con forza e poggio le mani sulla fredda pelle, mentre le nostre labbra non si staccano come se fossero incollate.
Vorrei non finisse mai.
Sento le sue dita che mi sfilano la maglia dai jeans e si insinuano sotto il tessuto.
Il cervello ha ormai smesso di funzionare.
Il mio corpo è puro fuoco liquido che aspetta solo di essere incendiato dal tocco del mio adorato Sire.
L’atmosfera è spezzata da un rumore incessante che proviene dall’esterno.
Angel si stacca e ansimando sussurra “Spike…”
“Angel” sono un po’ contrariato che lui abbia messo fine a quel bacio
“Cos’è questo rumore?”mi chiede, prestando orecchio.
“Che importa mio Sire?” e chiudo gli occhi.
Il mio unico desiderio in questo momento è quello è di risentire nuovamente le sue labbra sulle mie, ma non accenna a muoversi.
“La porta, Spike!” esclama poi con la paura negli occhi.
Vorrei dirgli che non mi importa, che dovrebbe lasciarli bussare, ma lui si aggiusta la camicia allontanandosi senza neppure rivolgermi uno sguardo.
Sono incredulo, l’atmosfera idilliaca che si era creata tra noi si è dissolta come neve al sole.
Si vergogna! Non c’è altra spiegazione.
È imbarazzato per quello che è appena accaduto.
Una parte di me è morta in quest’istante.
Non avrebbe mai voluto baciarmi.
Perché l’ha fatto?
Ed io che mi illudevo che lui ricambiasse i miei sentimenti. Che stupido sono stato.
Mille dubbi affollano la mia mente.
Se non ci avessero interrotto cosa sarebbe accaduto?
Avremmo fatto l’amore?
Dio solo sa quanto avrei voluto.
E’ trascorso più di un secolo da quando il suo corpo ha sfiorato il mio ed il desiderio per lui non si è mai affievolito, anzi in questi ultimi mesi è aumentato talmente che mi sento impazzire solo al pensiero di averlo accanto a me… dentro di me.
Angel cerca di chiudersi la camicia, ma è inutile, i bottoni sono volati via.
Sorrido malizioso.
È stata colpa della mia foga, della mia voglia di toccarlo, di possederlo.
Impreca a bassa voce, poi si avvicina alla porta e gira la chiave.
Io sono ancora appoggiato alla parete e cerco di riprendermi da quel bacio che mi ha lasciato affamato.
Affamato di lui.
Mi lecco d’istinto le labbra, sento ancora il suo sapore.
È così inebriante.
Chiudo gli occhi e sospiro, ma in quel momento sento la voce di Eve.
Dovevo capirlo. E’ stata lei a rompere questo incanto e per questo la odio ancora di più.
Rivolgo lo sguardo verso la porta, ma Angel le è davanti e non posso vederla.
“Come mai la porta era chiusa a chiave?”chiede con quella sua voce stridula che detesto.
Angel non sa che rispondere, così mi avvicino e le rendo nota la mia presenza.
“Ah!”fa lei squadrandomi ”Eravate qui entrambi, vi ho cercato per tutto l’edificio.”
“Sì! Eravamo qui!”esclamo con decisione
Angel distoglie lo sguardo e questo gesto mi ferisce.
Si vergogna di quello che è accaduto tra noi e io ho il cuore in pezzi.
Stringo i pugni e serro la mascella, ma non voglio che capisca quanto sto soffrendo.
Non voglio che sappia quanto mi fa male vederlo così indifferente e distaccato.
Invece qualcosa è accaduto.
Se non avesse bussato alla porta la bambolina forse a quest’ora sarei ancora tra le braccia del mio dolce angelo.
Mi sento ferito!
Non posso restare, devo andarmene.
Allontanarmi da lui, da Eve che continua a scrutarci come se volesse carpire ogni nostro più piccolo segreto e da quella stanza che è stata testimone del nostro amore.
Almeno per quanto mi riguarda.
Amo Angel e credo che lo amerò per sempre.
Eve continua parlare, ma io mantengo il mio sguardo fisso sul mio Sire.
Quanto vorrei mi dicesse qualcosa, ma lui continua a tacere, ad ascoltare le cazzate della sua amante.
“Abbiamo trovato chi potrà dirci qualcosa in più dello shan-shu Angel.”gli sta dicendo lei.
Io ne ho abbastanza dei loro discorsi, li supero entrambi senza dire nulla e mi avvio verso il corridoio.
“Spike!” è lui che mi chiama ma io resisto, non voglio fermarmi.
So che mi sta seguendo, ma non mi fermo.
“Spike! Seguimi al dipartimento di Wes.” sibila.
Risuona alle mie orecchie come un comando, ma chi si crede di essere?
Non è il mio capo e non ho alcuna intenzione di sottostare.
“Fottiti!”reagisco
Mi raggiunge e mi blocca per un braccio, ma io mi divincolo e mi volto a guardarlo, sono furioso e lo sa.
“Lasciami Sire o sarò costretto a pestarti”cerco di trattenere la rabbia ma da ogni mia parola si può capire che sono pieno di risentimento.
“Potrai farlo dopo ora dobbiamo risolvere questo pasticcio”
Grugnisco e mio malgrado decido di seguirlo anche se non sopporto di stargli vicino, non dopo quello che è accaduto tra noi.

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