sabato 31 gennaio 2009

Destiny capitolo V

Coppia: Angel - Spike
Rating: NC-17
Spoiler: 5 stagione di ATS
Summary : Destiny come avrei voluto fosse andata realmente.
Disclaymer: I personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Joss WhedonContiene scene di sesso omosessuali e violenza

Capitolo V

Spike pov


La telefonata di Angel mi ha davvero reso furioso!
Ha detto delle cose che mi hanno profondamente ferito.
Non credevo mi disprezzasse al punto di desiderare che non fossi tornato dopo Sunnydale…che fossi morto.
Una lacrima mi scende lungo la guancia, ma la catturo velocemente.
Non voglio piangere…non per lui, ma…
Le sue parole mi rimbombano ancora nella testa e mi dilaniano…
Il mio Sire…l’unico uomo che abbia mai amato…
Sospiro e finalmente vedo il tempio davanti a me.
Sorrido! Sono finalmente arrivato! E prima del mio Sire…
Questa è la cosa che più mi fa piacere…raggiungere il calice prima di lui.
Dannazione! Non riesco a non pensare a lui…
Spero solo che una volta umano riuscirò a dimenticarlo…a vivere finalmente senza la sua costante presenza.
No! Non credo mi sarà mai possibile…non potrei… senza il mio adorato Sire…
Scendo dalla Viper e mi dirigo versoi l’entrata del tempio.
Spero solo che non crolli tutto! Non sembra essere molto stabile questo posto.
È davvero un luogo sinistro.
Intorno a me vedo statue, vasi ed altre cianfrusaglie.
Mi sembra quasi di essere in una tomba egizia.
Mi incammino per un lungo corridoio, ma non sono per nulla tranquillo, forse…
Forse lui è già qui! Sento di non essere solo.
È arrivato! Angel è qui, percepisco la sua presenza.
Il desiderio mi investe all’improvviso.
Quanto vorrei essere altrove…magari con lui…
Invece sono nel deserto, in questo posto abbandonato alla ricerca di un qualcosa che potrebbe anche non esistere.
Mi avvicino ad una specie di apertura, affaccia sul piano inferiore.
Lo vedo…è sotto di me…mi fissa.
Nei suoi leggo rabbia e cerco di immaginare quale sia il vero motivo del suo stato d’animo.
Pronuncia il mio nome…
“Spike!” ed io quasi vengo nel sentire il suono della sua voce.
È così calda, profonda e sensuale che mi fa tremare le gambe tanto che vorrei raggiungerlo.
Solo che non posso farlo…non ancora.
“Eccoci qui! Due eroi vampiri che competono per bagnare le proprie gole con una sorsata di luce!” dico con un sorrisetto sulle labbra.
“È questo che credi di essere Spike? Un eroe?” replica furioso.
Questa frase per me è come una pugnalata in pieno petto, per lui non sono un eroe? Ma come osa?
Ho donato la mia stessa vita per salvare Buffy e l’umanità dal Primo, ma a quanto pare non è abbastanza per lui…
Non gli interessa!
Certo! Lui è il grande Angel! Il solo vampiro con l’anima!
Colui che salva gli indifesi!
Che affronta le Apocalissi!
Invece io ero e resterò per sempre il solito William il sanguinario!
Spike l’egoista che pensa solo a se stesso!
Non sa quanto si sbaglia!
Sento la rabbia che pervade tutto il mio essere!
Le sue parole mi colpiscono fino in fondo all’anima e mi feriscono come se mi avesse colpito in pieno petto con un paletto dalla punta acuminata.
In fondo avrei dovuto aspettarmi una cosa del genere da Angel!
Nonostante il mio dolore cerco di fare finta di nulla e gli dico sprezzante “Ho salvato il mondo!”
Angel mi fissa per un attimo poi dice “Una volta! Riparliamone quando l’avrai fatto qualche altra volta!”
Lo detesto! Vorrei rompergli il naso! Perché mi tratta sempre come se fossi solo una nullità?
Non sono inferiore a lui e glielo dimostrerò!
Prenderò quel dannato calice prima di lui e finalmente capirà di cosa sono capace
“Abbiamo finito di chiacchierare amico! C’è una profezia da realizzare!” gli dico e senza attendere una sua risposta mi allontano.
La cosa sembra più facile a dirsi che a farsi!
Dove sarà?
Questo posto sembra un dannato labirinto!
Stranamente la mia mente ritorna alla prima volta che ho visto Angel!
Era ancora Angelus allora.
È accaduto qualche notte dopo la mia morte, Dru mi aveva portato nell’appartamento che divideva con lui e Darla.
Nel momento stesso in cui i miei occhi si sono posati su di lui ho capito che sarebbe stato parte di me ed infatti è stato così.
Era così bello…fiero…
Mi ha contemplato per un tempo che a me è sembrata un’eternità…
Si è poi avvicinato permettendomi di ammirarlo meglio.
Aveva un viso d’angelo, che di certo gli era valso il suo nome…Angelus.
Gli occhi erano due pozze scure nelle quali annegare…
E una bocca carnosa che sembrava essere fatta per baciare.
Ricordo che già allora provai una strana sensazione.
Naturalmente allora ero troppo ingenuo e puro per pensare che quello che provavo potesse essere desiderio, ma sentivo che c’era qualcosa che mi spingeva verso quell’uomo.
Naturalmente Angelus si è preoccupato fin dall’inizio di ricordarmi quale fosse il mio posto all’interno di quella strana famiglia.
Era lui che comandava, non potevo fare altro che obbedire.
Io amavo Dru…era la mia Sire e lui me l’ha portata via!
Li ho trovati a letto insieme!
Per me fu un colpo terribile!
L’ho affrontato, ma Angelus mi ha schernito!
Ha messo in chiaro che nulla in quella casa mi poteva mai appartenere!
Potevo andare a letto con Dru, ma restava di sua proprietà!
Questa cosa mi ha pesato per molto tempo, ma forse solo ora comprendo che non era di Dru che ero geloso, ma di Angelus.
Trovarlo a letto con Dru mi ha procurato un dolore immenso, quasi come quello che sto provando ora per le sue cattiverie.
Eccolo! È davanti al calice!
Dannazione! Lo ha già trovato.
La sua solita fortuna!
Lo raggiungo, Angelus è lì in piedi e non accenna a muoversi.
Che starà mai aspettando?
Quel vampiro per me è un vero mistero a volte.
In un attimo gli sono accanto.
Lui non mi rivolge neanche lo sguardo…
So che vorrebbe ignorare la mia presenza, ma non può, quindi senza neanche voltarsi mi dice seccato “Ed ora che cosa facciamo?”
Che idiota! Secondo lui che dovremmo fare?
Lottare per quel dannato calice che ora è li davanti a noi.
In fondo non è per questo che siamo venuti nel deserto del Nevada?
Non rispondo, ma decido che è giunto il momento di agire!
Anche perché dentro di me sento che sto per esplodere.
Lo colpisco in pieno viso con un pugno mandandolo al tappeto.
Sembra sorpreso del mio gesto.
Ribadisce che non c’è tempo per questo.
E allora che dovremmo fare per contenderci il calice?
Giocarcela a dadi?
Mi avvicino ed Angel dopo avermi lanciato un’occhiataccia di fuoco si alza in piedi e mi colpisce.
Ecco! Ora riconosco il mio Sire! Sarà un combattimento grandioso.



Angel pov


Spike deve essere già arrivato! Sento il suo odore, impregna questo luogo.
Come è inebriante! Mi riporta alla mente antiche immagini e questo basta ad eccitarmi.
Ora però devo cercarlo, anche se temo che invece sarà lui a trovare me!
È sempre stato così!
È sempre stato il mio William a rintracciarmi quando voleva!
Percorro velocemente questo lungo corridoio e mi ritrovo in un’enorme stanza polverosa, ma in che posto mi trovo?
Mi guardo intorno e finalmente percepisco la sua presenza.
È sopra di me. Si affaccia da una specie di piano sopraelevato e mi parla
“Eccoci qui! Due eroi vampiri!”
Io lo guardo e vedo che ha la sua solita espressione strafottente sul volto.
So che è risoluto a trovare il calice.
Non posso permetterglielo!
Gli rispondo con cattiveria anche se non è mia intenzione “E’ questo ciò che credi di essere? Un eroe?”
Lui mi fissa e risponde “Ho salvato il mondo!”
“Una volta! Riparliamone quando lo hai salvato parecchie volte!”
William sembra sorpreso dalle mie parole e indurendo il tono di voce dichiara “Abbiamo finito di chiacchierare amico! C’è una profezia da realizzare!”
Si allontana e sento che è furioso!
È furioso con me e mi dispiace.
Lo considero un eroe per il modo in cui si è sacrificato per salvare Buffy e per chiudere per sempre la bocca dell’inferno.
Allora perché continuo a ripetergli tutte queste cattiverie che non penso?
Lo seguo.
Percorro questi corridoi che mi sembrano eterni e con la mente ritorno al primo momento in cui i miei occhi di vampiro si sono posati sul suo volto.
Vivevamo a Londra in quel periodo e la piccola Dru lo aveva appena portato a casa dopo averlo reso uno di noi.
Si era lamentata per giorni interi che non aveva nessuno, che io e Darla la trascuravamo ed aveva deciso di prendersi qualcuno con cui trascorrere il tempo, un cucciolo che possa stare con lei.
Quando entrò nella stanza con William lo studiai a lungo prima che lui si accorgesse della mia presenza.
Restai folgorato dalla sua bellezza.
Un viso perfetto, con zigomi pronunciati, labbra rosse e carnose.
Mi sono avvicinato perdendomi immediatamente in due pozze blu senza fine.
L’ho schernito, ma in fondo non avevo ancora la mia anima a torturarmi.
Ero il feroce Angelus.
William mi fa guardato incuriosito e fiero, voleva fare buona impressione…
E devo ammettere che ci è riuscito.
Da quel giorno è diventato per me un’ossessione.
Lo desideravo! Smaniavo di possederlo.
Ed infatti stato mio! Certo! Più di una volta, ma sentivo che il suo cuore non mi apparteneva completamente.
C’era una cosa che me lo impediva ed era il suo amore per Dru.
William amava la sua Sire…
Dovevo allontanarlo da lei.
Feci in modo che ci trovasse insieme.
Si infuriò! Credo che in quel momento mi abbia odiato con tutto se stesso.
Ha cercato di ribellarsi, ma io non gliel’ho permesso.
Lo consideravo come il mio Childe! E doveva essere solo mio.
La gelosia per quel sentimento che provava per Dru superò ogni mio buonsenso.
Mi portò a ferirlo…
Lo umiliai credendo che lo avrei avuto per me, ma sbagliavo…
Scuoto la testa cercando di rimuovere quei ricordi per me troppo dolorosi e finalmente raggiungo la mia meta finale.
Il calice è su un piedistallo in una sala sotto di me.
Con un salto la raggiungo.
Non riesco quasi a credere che sia reale…
Che con pochi passi può essere finalmente mio.
Alle mie spalle un tonfo!
William è qui!
Non mi volto…
Sento che se lo guardassi anche solo per un istante negli occhi non potrei continuare…
Non potrei più andare avanti in questa lotta per la realizzazione della profezia.
Ora mi è accanto…
Il suo odore è così inebriante che mi sento duro per il desiderio.
È immobile accanto a me e fissa senza parlare il calice.
Come vorrei attirarlo a me e baciarlo come se non si fosse un domani
So che non posso.
Mi respingerebbe e so che non lo sopporterei…
Non di nuovo.
Finalmente parlo, non resisto più
Tutto questo silenzio e attesa, sono così snervanti.
“Cosa facciamo ora? “
Il mio dolce poeta sembra riflettere su questa mia domanda.
Alza gli occhi al cielo, poi senza neanche rivolgermi lo sguardo mi colpisce.
Un pugno in pieno viso che mi coglie alla sprovvista.
È forte il ragazzino.
Mi manda al tappeto e poi si avvicina minaccioso.
Sento che vuole a tutti i costi prendere il calice al mio posto.
Mi dice delle cattiverie che probabilmente merito visto il modo in cui l’ho sempre trattato in passato.
Ad un tratto mi alzo e lo colpisco…
Lo colpisco con un pugno ed gli dico che allora se proprio vuole faremo a modo suo.
Lo scontro decisivo può finalmente avere inizio.
Stranamente mi sento eccitato ed ansioso…
È come se attendessi da tutta una vita questo momento.
Lui mi scruta come se volesse leggermi dentro e nei suoi occhi scorgo una strana luce.
Credo che in realtà sia impaziente di combattere e di vincere…

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