giovedì 29 gennaio 2009

Destiny capitolo 4

Coppia: Angel - Spike
Rating: NC-17
Spoiler: 5 stagione di ATS
Summary : Destiny come avrei voluto fosse andata realmente.
Disclaymer: I personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Joss Whedon
Contiene scene di sesso omosessuali e violenza.

Capitolo IV

Angel pov

Entro nel mio ufficio e lui è dietro di me. La sua presenza mi rende nervoso.
Non perché non lo voglia ma solo ed esclusivamente perché non so quanto potrò trattenere il mio desiderio di lui.
Raggiungo la scrivania, ho bisogno di nutrirmi.
Prendo la bottiglia di sangue e me ne verso una tazza colma.
Spero che mi faccia calmare.
Eppure, mentre osservo le mie dita che stringono la tazza le vedo tremare impercettibilmente.
Lo so…il mio autocontrollo sta andando in frantumi.
Soprattutto ora che mi sta scrutando come volesse leggermi dentro.
Vorrei parlargli, chiarire, ma non ci riesco “Spike, non ho voglia di litigare.”
Come sempre dalla mia bocca escono parole che di sicuro non possono fargli capire quello che sto provando.
Ecco! Ora lui penserà che lo odio.
Beh , in fondo è la verità, lo detesto perché è stato con Harmony, ma non posso fare nulla per cambiare le cose.
Lo guardo intensamente quasi senza rendermene conto.
È così bello!
Si sta passando la mano tra i capelli.
Ah! Come vorrei essere io a farlo.
Vorrei toccargli quei folti ricci che lui ostina a tenere imprigionati con il gel, sfiorargli le labbra, sentire il suo sapore. Se mi concentro posso ancora ricordarlo.
Solo a guardarlo sento i pantaloni diventare troppo stretti.
Spero che non se ne accorga.
“Che c’è?”mi chiede improvvisamente
Si è reso conto che lo sto fissando, ora che invento?
“Niente”mormoro, poi cerco di distrarlo parlandogli di quello che sta accadendo alla Wolfram & Hart.
Gli racconto dell’avvocato che è stato ucciso e dei sintomi, ma Spike non sembra interessato.
Non riesco a capire cosa gli passi per la testa.
E pensare che in passato la sua mente era un libro aperto per me!
Ora mi sembra così distante.
Continuo a parlargli, gli dico che Eve crede che tutto quello che sta accadendo sia dovuto al suo ritorno.
Una strana luce anima i suoi stupendi occhi blu e mi fa quasi paura.
Non l’ho mai visto così.
Improvvisamente la sua voce, bassissima ma tagliente mi raggiunge come una sferzata in viso “È lei che lo pensa? O sei tu?”
Sono stranito.
Mi aggredisce furioso, forse il mio silenzio suona come una conferma ai suoi sospetti.
Se solo sapesse quanto è lontano dalla verità.
Le parole che escono dalle sue labbra mi feriscono.
Afferma che ho portato l’amuleto solo per riavere Buffy, e per liberarmi di lui.
Ma di che sta parlando? Questa accusa non potrebbe essere più falsa. Io ti amo Spike.
Sono quasi impazzito di felicità quando ho visto che era tornato corporeo, che era di nuovo il mio piccolo Will, il vampiro che amavo ed al quale ho insegnato tutto quello che so.
Come può accusarmi di volermi liberare di lui?
Sono rabbioso, potrei anche colpirlo in questo momento, ma cerco di controllarmi.
Spike, intanto, continua a urlarmi addosso tutto il suo disprezzo “Confessa Angel! Confessa che anche adesso stai pensando a come fare per liberarti di me! Ora che sono qui in carne ed ossa non sei più il solo vampiro con un’anima, non sei più il solo beneficiario dello shan-zu che ti renderà umano. Per questo motivo che vuoi sbarazzarti di me vero? Vorresti fossi ancora fantasma per avere via libera, ma per tua sfortuna non lo sono più!”
A questo punto non ne posso più.
Come osa?
L’indignazione mi acceca, lo afferro per il bavero della giacca e gli urlo che non ha capito nulla, che non è così, ma lui non ascolta le mie parole.
Spike afferma di sapere quali sono le mie vere intenzioni
Ridicolo, neppure io so che voglio fare.
L’unica certezza è che lo desidero come non mai.
I nostri visi si sfiorano, i suoi occhi sono come l’oceano nei quale vorrei annegare.
Mi accusa di essere andato a letto con Eve.
È vero! Sono stato con lei, ma solo una volta.
Ma che ne sa lui del perché l’ho fatto?
Non ne eravamo consapevoli. Lorne ci aveva detto di farlo.
È stata una specie di incantesimo.
Non provo nulla per quella donna. C’è solo il mio piccolo e dolce Will nel mio cuore.
Lui però è stato con Harmony. Ha fatto sesso con lei anche se non la sopporta
Glielo dico e lui mi urla che può fare sesso con chi vuole.
Questa ultima frase mi rende furibondo.
Lo colpisco con tutta la forza di cui sono capace mandandolo a sbattere contro la parete.
Me ne pento all’istante. Non avrei dovuto farlo, ma è stato più forte di me.
Spike è sconvolto, credo non si aspettasse da me una simile reazione.
Lui vorrebbe restituirmi il pugno, ma io lo precedo e gli sono nuovamente addosso.
È sorpreso ed anche impaurito. . .
”Angel, ma cosa…?”
La sua voce mi arriva diretta la cuore.
L’ira svanisce.
Il mio corpo preme contro il suo.
La bramosia di toccarlo è talmente forte che potrei impazzire se non lo facessi.
Voglio sentire, come un tempo, la sua pelle fredda.
Lo guardo intensamente. Le sue iridi si fondono con le mie.
Dal labbro sta uscendo un rivolo di sangue.
Sogno di passare la mia lingua su quel piccolo taglio e assaporare quel liquido inebriante
Vorrei fargli passare il dolore che probabilmente sta provando in questo momento.
Povero il mio piccolo!
Mi dispiace avergli fatto male, ma la gelosia mi stava accecando.
Se solo mi fosse concesso leggere i suoi pensieri...
Avvicino il viso al suo. Non posso più resistere.
Mi lascio andare.
La mia lingua gli solletica le labbra, lecco il nettare porpora che sta imbrattando il suo mento.
Bacio prima un lato della bocca, poi l’altro.
Il suo sapore è intossicante.
Spike socchiude leggermente le labbra ed io ne approfitto per spingermi all’interno,.
La mia lingua si allaccia alla sua e comincia una lotta senza fine.
Lui geme, il bacio si approfondisce.
Diventa appassionato, famelico.
Vuole divorarmi.
Le sue mani mi accarezzano il collo, poi scendono lungo il torace.
I bottoni saltano via. Mi apre la camicia e mi sfiora con le dita.
Mi sfugge un gemito e lui continua nella sua dolce tortura.
Voglio sentire il contatto con la sua pelle.
Infilo le mani sotto la sua inseparabile maglia nera.
La sua pelle è come marmo! Quanto mi è mancata!
Sembra trascorsa un’eternità dall’ultima volta in cui ho potuto toccare il suo corpo perfetto come quello di un dio greco.
Potrei disegnarlo anche ad occhi chiusi, conosco ogni incavo, ogni neo o cicatrice.
Il mio poeta.
Il mio Will.
Continuo a baciarlo, a divorare la sua bocca.
Infilo le mani nei ricci biondi e lo attiro maggiormente a me.
Vorrei fare l’amore con lui, spingerlo sul divano e possederlo, come se tutti questi anni non fossero mai trascorsi.
Un rumore improvviso proveniente dall’esterno mi distrae.
Di cosa potrà trattarsi?
Metto fine al bacio “Spike…””la mia voce è quasi un sussurrò, mi manca il fiato.
Lui è stranito, credo sia confuso, non capisce il motivo del mio comportamento.
Non può neanche lontanamente immaginare quello che provo per lui.
“Angel”mormora leccandosi le labbra.
Quel gesto mi eccita talmente che devo farmi forza per non assaltare nuovamente la sua bocca carnosa e gonfia per i miei baci.
È possibile amare così tanto? Il solo pensiero di averlo mi fa paura.
Credo che sarebbe in grado di darmi l’attimo di felicità che non posso provare.
Come con Buffy, forse anche di più.
Il rumore continua pressante e finalmente mi rendo conto che stanno bussando alla porta.
Maledizione! Chi può essere? E se fossero Gunn o Fred?
Non voglio ci vedano, non capirebbero! Non sarebbero pronti ad affrontare tutto questo.
“Spike, bussano alla porta!”gli dico con la paura negli occhi
Lui mi borbotta che non gli interessa, sembra calmo.
La sua solita strafottenza! Mi fa impazzire quando si comporta in questo modo così sconsiderato.
Mi allontano senza guardarlo, ma so che sta seguendo ogni mio movimento.
Cerco di abbottonarmi la camicia, non voglio che mi vedano così, ma non ci riesco.
Ora ricordo, Spike li ha fatti saltare nella foga di sbottonarla.
Non è mai stato paziente quel ragazzo, ma io lo amo anche con i suoi difetti.
Forse sono proprio quelli a renderlo così irresistibile.
Mi avvio verso la porta cercando di inventare una scusa per giustificare lo stato del mio abbigliamento.
Se mi dovessero chiedere qualcosa dirò semplicemente che abbiamo litigato.
Spike non si è mosso, è ancora appoggiato alla parete.
So che sta continuando a guardarmi, credo voglia una spiegazione, ma questo non è il momento più adatto.
Apro la porta e vedo davanti a me Eve che sfoggia il suo solito sorriso ammaliatore.
Grandioso! Proprio lei ci voleva adesso, spero solo che non si accorga di nulla.
“Angel!”mi dice “Ti cercavo, ho trovato qualcuno del dipartimento di Wesley che può aiutarci con la profezia”
“Bene. Ti raggiungo subito.”
Spike si è avvicinato.
Spero non dica nulla di compromettente, adora mettermi in imbarazzo davanti agli altri.
Fa capolino e scruta Eve, forse non pensava fossimo insieme “Ah sei qui! Vi cercavo entrambi.”
“Eravamo qui!” esclama con una voce profonda e sensuale
Nel tono in cui dice quelle due parole vi leggo malizia.
Stringo i pugni, forse vuole che lei sappia quello che c’è stato tra noi.
No! Non può essere così.
Non lo farebbe mai.
Lei intanto ci osserva intensamente.
Temo possa scorgere nei miei occhi la passione, l’amore che sto provando in questo momento per il mio vampiro biondo.
Mi ritrovo quindi ad abbassare la testa.
Non riesco a sostenere il suo sguardo indagatore.
Spike è sempre dietro di me. Sento il suo respiro sul mio collo.
Un brivido mi percorre la schiena, vorrei essere ancora abbracciato a lui e baciarlo.
Improvvisamente ci supera entrambi ed esce dalla stanza avviandosi lungo il corridoio.
Lo guardo, ma dove sta andando?
Ho paura. E se il mio comportamento lo inducesse ad andarsene da Los Angeles?
E se ora l’avessi perso per sempre? E tutto per un bacio che erano anni che desideravo dargli.
Ma che mi è preso?
Dannazione! Non me lo perdonerei mai se ora lui decidesse di partire e abbandonarmi.
Lo seguo lungo il corridoio “Spike” lo chiamo.
Non si volta.
So che è furioso.
“Raggiungimi al dipartimento di Wes!” continuo
“Fottiti.” sibila con un filo di voce, ma purtroppo il mio udito di vampiro mi permette di sentirlo .
Provo un dolore in pieno petto. Oh mio dio! Cosa ho fatto? Ora mi detesta!
Lo raggiungo e lo blocco per un braccio.
Si divincola e mi dice furioso “Lasciami Sire! O sarò costretto a pestarti!”
Vedo il dolore impresso nei suoi occhi, forse non si aspettava una cosa del genere da parte mia.
Non ho programmato di baciarlo! E’ accaduto, ma non me ne pento.
Lo amo troppo e non credo riuscirò a celare i miei sentimenti a lungo.
Prima o poi Spike o qualcun altro scoprirà quello che provo ed in quel momento ci sarà la resa dei conti.
Sospiro e cercando di celare il mio stato d’animo gli dico “Potrai farlo dopo ora dobbiamo risolvere questo pasticcio.”
Mi guarda di traverso, poi senza replicare mi segue.
Ho vinto! Per il momento resta!

Spike pov


Quel bastardo! Ma chi si crede d’essere ?
Lo detesto quel…!
Dannazione!
Non so neanche come chiamarlo quel dannato del mio Sire!
Ora sono letteralmente fuori di me.
Riesce sempre a spiazzarmi con le sue azioni.
Mi ha baciato!
Non me l’aspettavo, non è da lui!
Angel è un musone tutto d’un pezzo.
Ah! Risentire le sue labbra sulle mie… il suo sapore…è stato inebriante, ma poi…
L’incanto tra noi si è dissolto non appena la sua adorata biondina è riapparsa…
Lo ha riportato alla realtà…al suo dovere.
Al nostro dovere…di risolvere la situazione.
Per questo ora sono qui alla guida della Viper che…ho preso in prestito…alla Wolfram & Hart.
No! Sghignazzo! In realtà è dal primo momento in cui l’ho vista ho deciso che sarebbe stata mia!
E poi il rosso dona di più a me che a Angel.
Ne ha tante di auto. Non se ne accorgerà neanche che gliene ho presa una.
Devo sostituire la mia adorata De Soto e questo gioiellino mi sembra l’ideale.
Mi trovo in questo dannato nel deserto, diretto verso una specie di tempio nel quale è custodito il “Calice del perpetuo tormento”
Il nome non è molto rassicurante, ma ormai cosa ho da perdere?
E poi il sostituto di Wes ha detto che se un vampiro con l’anima berrà da quel calice diventerà umano!
Umano…non riesco a crederci.
Sarebbe grandioso poter sentire nuovamente il mio cuore battere...respirare e poter camminare finalmente alla luce del sole.
Angel voleva farmi credere che erano tutte chiacchiere senza fondamento!
È stato tutto il tempo a raccontarmi la storiella che questa profezia era solo una balla e che non dovevo farci affidamento.
Io invece ci voglio credere!
L’idea di potere avere finalmente una vita normale è troppo allettante per potermelo lasciare scappare.
Spero solo che quel linguista da strapazzo non ci abbia preso in giro.
Per adesso intorno a me non c’è nulla a parte la sabbia.
Nella mia mente c’è solo Angel.
Non dimenticherò mai la sua espressione quando ha temuto di essere sorpreso con me,era di puro terrore!
Il mio cuore si è spezzato in due nel vederlo allontanarsi.
Stronzo! Se penso che un secolo fa era lui ad implorarmi di baciarlo!
In realtà mi costringeva…ma…io non mi facevo pregare.
Mi faceva impazzire quando mi guardava con quelle pozze oscure, non potevo di certo resistergli.
E poi quella bocca…labbra carnose e rosse da mordicchiare, baciare, leccare.
Se solo mi fermo a pensare divento duro.
Come vorrei non fossimo stati interrotti!
A quest’ora staremmo scopando sul divano del suo studio.
Invece è arrivata Eve…quella sgualdrina!
Crede che Angel sia di sua proprietà!
Solo perché sono stati a letto insieme un paio di volte, ma non è così!
Il mio Sire non è di proprietà di nessuno!
Forse…appartiene a me, ma non lo ammetterà mai!
È troppo orgoglioso!
Può scordarsi che io implorerò ancora la sua attenzione!
Da ora in poi il mio unico pensiero sarà sottrargli il calice e diventare finalmente umano.
Ho salvato il mondo! Me lo merito per la miseria!
Sorrido e alzo il volume della radio.
Questa musica è un vero sballo!
I Sex Pistols stanno cantando una delle mie canzoni preferite.
Improvvisamente sento uno strano suono! Mi guardo intorno…
E’ il cellulare che ho preso in prestito!
Solo che non credo lo restituirò all’avvocato a cui l’ho sottratto.
Sghignazzo se penso alla sua faccia quando se n’è accorto. Ed Angel?
Lui sarà di certo furioso, ma non mi interessa!
Il cellulare è sul sedile accanto al mio.
Lo prendo e rispondo con tono strafottente “Pronto?”
Ma in realtà so già chi è! Non può che essere lui…il mio Sire.
“Mi hai preso la Viper!” mi urla furioso senza neanche salutarmi.
Sghignazzo! Voglio farlo arrabbiare, lo provoco “Ora è la mia Viper, amico!”
Continua a urlare cose incomprensibili, mi piace troppo la sua voce.
Ha un suono così caldo che mi fa venire i brividi lungo la schiena, mi eccita.
Ma devo smetterla di viaggiare con la testa. Lui non mi vuole. anzi, mi accusa di volere sempre prendere tutto come un gioco!
Mi dice che si tratta di una cosa seria, che delle persone stanno morendo, e che lo shan-su è una profezia e che non è destinata a me!
Ma che ne sa? Mica il manoscritto dice il suo nome?
Parla di un vampiro con l’anima che diventerà umano dopo aver superato molte battaglie, salvato il mondo etc…e io ho fatto tutto.
Sono bruciato per salvare il culo agli esseri umani.
Angel è sempre il solito presuntuoso arrogante!
Lo detesto quando si comporta in questo modo!
Vorrei proprio fargli vedere se la profezia è destinata a lui o a me.
“Ancora non puoi accettarlo? Hai vissuto la tua vita pensando di essere il predestinato, ma solo ora ti rendi conto che non lo sei e che a nessuno importa di te”
Le parole mi escono come un fiume in piena, voglio punirlo per tutto quello che accaduto!
Però ad un tratto quello che dice mi spezza il cuore “Vorrei fossi ancora un fantasma” ed è come se mi avesse strappato l'anima a morsi.
Sento un peso in pieno petto, non so che rispondere; per un attimo questa frase mi spiazza.
Deglutisco a fatica poi mi riprendo e furioso urlo “Ma non lo sono! Sono bruciato salvando il mondo ed ora sono tornato per davvero. Immagina perché? Perché io sono l’unico!”
Sono certo che dopo queste mie frasi lui è alterato, ma non mi importa.
Non dopo le cattiverie che mi ha sputato addosso in questi due minuti!
Voglio che soffra come sto soffrendo io! Mi ha fatto troppo male.
Io lo amo disperatamente, mentre lui mi detesta e vorrebbe che fossi ancora un fantasma.
“Spike non ho tempo per …” lo interrompo. È insopportabile per me sentire le cattiverie che gli escono dalla bocca. La rabbia mi sta divorando.
Devo mettere fine a questo supplizio.
Fingo che la linea sia disturbata, in fondo potrebbe essere anche vero, siamo nel deserto!
“Ti sto perdendo…”faccio dei versi “Non ti sento…”
E chiudo la comunicazione.
Figlio di puttana!
Ma come ha potuto gettarmi addosso tutte quelle cattiverie poche ore dopo esserci baciati.
Gliela faccio vedere io a quel finocchio del mio Sire, gli soffierò la coppa sotto il naso! Angel sconfitto da me. Che soddisfazione sarebbe!



Angel pov

Sono davvero furioso!
Spike! Ancora lui!
Riesce sempre a farmi impazzire con il suo comportamento da ragazzino capriccioso. È sgattaiolato fuori dall’ufficio di Sirk senza che ce ne accorgessimo!
Ma so benissimo dove sta andando.
È diretto al tempio nel deserto; vuole trovare il calice prima di me, per questo non ha detto nulla. Sapeva che glielo avrei impedito.
La speranza che tutto sarebbe cambiato tra noi, dopo quello che era accaduto nell’ufficio, è morta con questa fuga.
Vuole diventare di nuovo umano, abbandonarmi e correre dalla sua Buffy.
Se penso a quanto sono stato ingenuo a pensare che anche lui…
Spike resta un egoista ed opportunista.
Lo avevo dimenticato. Pensa solo a se stesso!
Come se non bastasse si è portato via la mia Viper rossa.
Dannazione! Era la mia preferita e con la sua guida spericolata posso solo immaginare cosa potrebbe accadere a quell’auto.
Devo raggiungerlo. È una corsa contro il tempo.
Devo sbrigarmi se voglio fermarlo prima che trovi il calice.
Sospiro e la mia mente non può fare a meno di tornare indietro di qualche ora, a quando eravamo da soli nel mio ufficio.
Ripenso alle sue labbra, al suo sapore, alla sua pelle fredda e liscia come il marmo.
Lui mi desiderava così come lo desideravo io.
Lo sentivo da come si avventava sulla mia bocca, come volesse divorarla.
Perché allora subito dopo è uscito dallo studio furioso?
Non credo di aver frainteso la situazione, mi voleva e se solo…
Ah, se non ci avessero interrotto! Eve ha scelto il momento peggiore per bussare.
Ha spezzato quel fragile incanto che si era creato tra noi.
Sembrava non fosse trascorso neanche un attimo da quando ci amavamo nell’appartamento londinese nel lontano 1880, quando Spike era ancora il mio dolce poeta, il piccolo William, giovane creatura ancora senza malizia, mentre io ero…Angelus, il flagello d’Europa.
Eppure è trascorso più di un secolo.
Siamo cambiati, abbiamo entrambi un’anima, ma i sentimenti per William sono rimasti intatti.
Cerco di non pensare a lui, ma è un’impresa impossibile!
Ho deciso, lo chiamo. Devo sapere dove si trova.
E poi voglio sentire la sua voce.
La sua eccitante voce. Ok Angel, non perderti in strane fantasie.
Lui non è tuo.
Eppure il suo sapore è ancora tra le mie labbra.
Come si può amare così tanto?
Certo, ho amato anche Buffy, ma con Spike è diverso.
Perché lui l’adoravo anche quando ero senza anima.
Non mi serviva la scintilla per provare questo sentimento quando era tra le mie braccia.
Ma ora basta, facciamo questa telefonata e vediamo dove diavolo è finito quel ladro da strapazzo.
Ha rubato anche un cellulare ad un avvocato!
Il suo è un vero talento. Se penso a quante cose portava via dai negozi senza che nessuno si accorgesse di nulla!
Compongo il numero ed aspetto. Mi risponde dopo diversi squilli.
La sua voce mi provoca un brivido…ora che gli dico?
“Spike mi hai rubato la Viper!” gli urlo prima che la mia mente possa mettere a fuoco un pensiero sensato. Dannazione!
Non volevo gridare, ma ormai è fatta!
Lui non reagisce, mi risponde con calma e strafottenza che ora l’auto è sua.
Certo! Come no! Dovrà passare sul mio corpo.
Mmmm! Meglio non pensare a questo altrimenti non so cosa potrebbe uscire dalle mie labbra. Respiro a fondo e cerco di contenere il desiderio.
Ma la mia virilità preme contro i pantaloni al pensiero di possederlo.
Non è il momento questo, la situazione è grave.
Detesto questo suo modo di fare, sembra che non gli importi nulla di nessuno.
“Spike ci sono persone che stanno morendo, questo non è un gioco!”esclamo
“Ed uno di noi lo fermerà! E vuoi sapere chi? Io!”mi dice
“Questa profezia non riguarda te!”
Spike continua dirmi che sono patetico, che non riesco ad accettare che non sono io il vampiro di cui parla la profezia.
Quasi non lo ascolto, le sue parole sono così fredde.
Sembra geloso, forse è per questo che vuole trovare il calice prima di me, è geloso di quello che ho. Spike vuole sottrarmi la maledizione per poter avere una rivincita su di me.
Questa consapevolezza mi sconvolge.
Vorrei non crederci, ma tutto mi fa pensare che sia così.
E mi fa male.
Spike intanto continua ad aggredirmi.
Poi dice una cosa che mi paralizza!
“Ancora non puoi accettarlo? Hai vissuto la tua vita pensando di essere il predestinato, ma solo ora ti rendi conto che non lo sei e che a nessuno importa di te!“
Non riesco a credere alle mie orecchie.
Questo significa che anche a lui non interessa nulla di me.
Il mio cuore si frantuma a quelle parole, ma serro la mascella e gli dico con cattiveria “Vorrei fossi ancora un fantasma!“
Non lo penso, ma in questo momento voglio solo ferirlo!
“Ma non lo sono!”esclama alterato, forse non se l’aspettava una frase del genere.
Dice che è bruciato per salvare il mondo e che ora è ritornato per sempre e che questo è accaduto perché è lui il vero prescelto!
E’ un illuso se davvero pensa una cosa del genere, ma io non ho la forza di replicare.
Gli dico che ho tempo per questo, ma Spike mi fa capire che non ha campo e che sta perdendo la linea, ma so che la realtà è un’altra. Non vuole parlare più con me!
Senza rendermene conto, ha chiuso la comunicazione ed io mi ritrovo a parlare con il telefono muto
“Idiota!” esclamo quando capisco che ha riattaccato.
Premo il piede sull’acceleratore desideroso di raggiungerlo al più presto.
Ho uno strano presentimento.

1 commento:

Black ha detto...

Che dolce questo post..l'amore e gelosia sono papabili!Complimenti!