venerdì 24 aprile 2009

Rivali capitolo 6 (NC17)

I giorni trascorsero veloci, Eoan evitava Jared come se avesse la peste e la situazione sembrava non trovare fine. Jared era cambiato da quando Eoan l’aveva lasciato, era sempre triste e silenzioso e Chase non sopportava di vederlo in quello stato, così decise che era giunto il momento di fare qualcosa per farli ritornare insieme.
Si diresse verso la camera dell’irlandese e bussò, certo di trovarlo ancora lì, era presto per le lezioni.
La porta si spalancò e lui apparve, indossava i pantaloni della divisa e una canottiera bianca, che mostrava il suo fisico scultoreo che tanto aveva affascinato il suo amico.
“Che fai qui?”sibilò con occhi torvi “Ti manda il tuo amichetto? Se è così, puoi anche andartene” lo avvertì.
“No”, balbettò Chase, scuotendo la testa “Jared non sa che sono qui, mi ucciderebbe se lo sapesse”
“Non mi interessa quello che vuoi dirmi, è finita, ha smesso di trattarmi come una merda”
“Ti prego, ti ruberò solo un attimo”
Eoan sospirò rassegnato e lo lasciò entrare, chiudendosi la porta alle spalle “Parla”
“Jared è cambiato, non l’ho mai visto in questo stato, ti prego, cercate di risolvere le cose”, lo supplicò quasi.
“Non mi interessa!”esclamò “Mi ha fatto capire fin troppo bene quello che pensa, per lui quello che c’era tra noi era solo sesso, ero un passatempo e questo non potevo continuare a sopportarlo”
“In realtà, lui…”ma l’altro non lo fece continuare “Lascia perdere, so che vuoi difenderlo, ma me lo ha detto lui stesso, non ha intenzione di innamorarsi”
“Io credo che abbia solo paura”
“E tu pensi sia il solo ad avere paura?”alzò la voce “Credi che per me sia facile? Senti, vattene”
“Ti prego, parlagli, è un relitto da quando lo hai lasciato”lo supplicò “e non l’ho mai visto in questo stato, gli manchi”
“Non è un mio problema, vai via”
Chase fece un profondo sospiro, poi annuì e si voltò per uscire, ma quando era a pochi passi dalla porta gli domandò “Cosa provi per Jared?”
Eoan abbassò la testa, lo amava, ma non voleva confessarlo.
“Ho capito. Non ti disturberò più”, annunciò il ragazzo uscendo.
Jared era steso sotto il suo solito albero, con il suo inseparabile taccuino tra le mani e la penna tra le labbra. Era intento a comporre una poesia dedicata al suo amore perduto, ma non riusciva a andare avanti, era come bloccato. Ripensava alle parole che gli aveva detto Eoan, se le era meritate, ma gli bruciavano ancora.
In quel momento sentì dei passi e voltò la testa, era Chase. Gli sorrise e lo invitò a sedere con lui “Ciao, piccolo, sei proprio la persona che volevo vedere”.
“Davvero?”domandò il brunetto ricambiando il sorriso.
“Certo. Senti, stavo pensando a una cosa”, cominciò a parlare “Dopo gli esami ho deciso di partire per New York, ti andrebbe di venire con me?”
“Perché proprio a New York? È dall’altra parte dell’oceano”obiettò.
“Ti ho detto che mi madre abita lì, sono anni che non la vedo e mi piacerebbe andare da lei”
“Sarebbe stupendo. Non sono mai stato negli Stati Uniti”squittì il ragazzo “E tuo padre? Non pensi che la prenderà male? In fondo sei sotto la sua tutela”osservò preoccupato.
“Ormai sono maggiorenne e poi, vedrai, sarà più che felice di liberarsi di me”
“Sei sicuro? Da quello che mi hai raccontato non mi pare il tipo da arrendersi facilmente”
“Lo so”rabbrividì pensando a quello di cui poteva essere capace “A volte è una bestia, per questo non voglio continuare a vivere con lui”
“Povero Jared, cosa ti ha fatto?”lo baciò su una guancia, non era un gesto molto virile, ma gli venne spontaneo mostrargli il suo affetto.
Lui fece per rispondere, ma una voce alle loro spalle lo bloccò “Guarda, guarda, chi abbiamo qui? Ma che teneri i due piccioncini, vi scambiate dei teneri baci?”
Si voltarono, erano Ian e Larry pronti ad attaccare briga.
“Andatevene se non volete guai”gli intimò Jared scattando in piedi.
“Ma sentitelo il biondino”lo prese in giro Larry “Fa il duro”
“Che femminuccia, lo avevo detto a Eoan che ve la spassavate. Non voleva credermi, ma se fosse qui se la godrebbe un mondo”
Nel sentire pronunciare il nome dell’amato Jared si arrabbiò maggiormente e strinse i pugni “Ora la pagherete”
“Che paura”scoppiarono a ridere “Che c’è? La verità fa male?”ripeté la stessa frase che Jared gli aveva detto tempo addietro.
Il biondo gli si avventò contro mandando Ian per terra, sedette sul suo grembo e cominciò a colpirlo con forza, sul volto, mentre Larry cercava di fermarlo, ma sembrava implacabile.
Chase si mosse per bloccarlo, ma era inutile “Jared, no, basta, lo ammazzerai”urlò terrorizzato.
Alcuni ragazzi accorsero incuriositi dalle grida e, rendendosi conto della gravità della situazione, chiamarono il preside.
Lo bloccarono, nei suoi occhi una rabbia cieca. Giunse il preside, era furioso, non era mai accaduto un fatto così increscioso, quel Jared Darcy era un elemento dannoso per la reputazione della scuola. Doveva essere allontanato al più presto.
“Darcy”urlò il preside vedendo Ian a terra sanguinante “Ma si rende conto di quello che ha fatto?”
“Mi hanno provocato”, si giustificò.
“Non credo, tanto da meritare questo trattamento. Darcy, lei è un vero teppista. Questa è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. È espulso!”dichiarò con trionfo.
“No”, gemette Chase “Non è stata colpa di Jared, lo hanno provocato”
“Lei invece… ”continuò, puntando un dito contro Ian “È sospeso per due giorni”.
“Dannazione”imprecò il ragazzo tamponandosi la bocca che sanguinava “Colpa tua, bastardo”
“Il suo, signor Darcy, è un comportamento indegno per il figlio di un conte”, gli strinse un braccio e lo trascinò via.
Una volta nel suo studio il preside Morris lo fissò trionfante “Ero certo che avrebbe fatto qualcosa di stupido, Darcy”.
Il ragazzo lo fissò, quel bastardo era riuscito a cacciarlo, ma non gli importava, finalmente avrebbe potuto lasciare quella prigione.
“Questa volta non ho cominciato io, signore”, gli spiegò, ma sapeva che, visti i precedenti, non avrebbe creduto alle sue parole.
“Mi è difficile crederlo”, replicò l’uomo “Suo padre sarà deluso. Dovrò dirgli che suo figlio è stato espulso”.
Jared rabbrividì pensando a quale sarebbe stata la reazione del genitore, ma di certo non sarebbe tornato a casa per subire la sua ira.
“Domani tornerà a casa con il primo treno”gli riferì.
Jared non aveva alcuna intenzione di tornare da lui, era maggiorenne e non avrebbe trascorso un giorno in più con quel tiranno.
“Ora può andare”e gli voltò le spalle.
Jared strinse i pugni, quella era l’ultima volta che qualcuno gli diceva come comportarsi. Uscì dallo studio e vide Chase, era seduto con l’aria afflitta e quando lo vide arrivare gli andò incontro con un sorriso mesto “Allora? Lo hai convinto a darti un’ultima possibilità?”
“No e non ci ho neanche provato”, dichiarò sconvolgendolo.
“Cosa? E perché?”
“Non avrebbe mai cambiato la sua decisione e lo sai. Morris mi odia e da tempo sperava facessi qualcosa per indurlo a cacciarmi, ma non mi interessa.”gli riferì “Finalmente posso andare via da questo luogo. Mi dispiace solo di lasciarti”.
Chase aveva le lacrime agli occhi, Jared era il solo amico che aveva e l’idea di restare in quella scuola senza di lui lo terrorizzava.
“Non puoi lasciarmi”, singhiozzò.
“Ti prego, non fare così”, cercò di calmarlo.
“E Eoan?”
Jared impallidì nel sentir pronunciare quel nome, non aveva pensato al fatto che avrebbe lasciato anche lui, ma ormai tra loro era tutto finito.
“Eoan mi odia, sarà felice di non avermi più tra i piedi”.
“Non è vero, non ti odia”, intervenne.
L’amico lo fissò con una strana luce negli occhi e sibilò “Gli hai parlato? Ti avevo detto di lasciar perdere, ma perché non mi dai mai retta?”
“Non arrabbiarti, l’ho fatto solo perché ti voglio bene e non sopporto di vederti così triste”.
“Sei un vero impiccione, Chase, ma non importa tanto non penso cambi idea”.
“Potrebbe, se solo gli facessi capire quello che provi”.
“Non lo so quello che provo”, replicò con un soffio “A volte senza di lui mi manca l’aria e altre volte sembra che non siamo mai stati insieme perché la cosa mi sembra così irreale”.
“Anche tu gli manchi, ne sono certo e prima di andare via dovresti parlargli”
“Come pensi reagirà quando scoprirà quello che ho fatto? Ian è suo amico” ormai lo aveva perso per sempre.
“Capirà perché lo hai aggredito”, cercò di consolarlo.
“Mi odierà ancora di più e non potrò dargli torto”, sospirò sconsolato “Ho deciso, domani partirò e non lo vedrò più”.
“Non puoi permettere che accada, Jared, ti prego”, tentò di convincerlo a parlargli, ma sembrava irremovibile.
“Cosa potrei dirgli per fargli cambiare idea? Mi detesta e dopo questo ennesimo episodio non posso più rimediare. Non ha senso che gli parli”.
Il brunetto non replicò e lo seguì nella sua stanza.


Eoan ripensò alle parole di Chase, forse aveva ragione, avrebbe dovuto parlargli, sentire le sue ragioni, ma il pensiero di essere stato preso in giro lo faceva infuriare. Percorse il corridoio fino alla classe, era deserto, dovevano essere tutti in classe. Una volta varcata la porta si rese conto che c’era qualcosa di strano, l’aula era nel caos più totale, ma che diavolo era accaduto? Larry e Ian erano in un angolo circondati da una decina di ragazzi. Ian aveva un occhio pesto e le labbra gonfie. Aveva, di certo, fatto a botte, era davvero incorreggibile quel ragazzo. Di Jared, invece, neanche l’ombra, era in ritardo.
Si fece largo tra la folla avvicinandosi agli amici, Ian era davvero conciato male, ma chi poteva averlo ridotto in quello stato?
“Eoan, dov’eri? Sapessi cosa è accaduto”, lo accolse Larry preoccupato, ma anche estremamente soddisfatto.
“Amico, sembri un relitto”lasciò vagare lo sguardo sul viso martoriato di Ian.
“Quel bastardo di Darcy mi ha massacrato di botte, ma ha avuto quello che meritava”, gli riferì il ragazzo con un sorriso maligno.
Nel sentire quelle parole impallidì, cosa era accaduto a Jared? Ecco spiegato il motivo per cui non era in classe.
“Cosa vuoi dire? Che gli hai fatto?”lo tempestò di domande, l’ansia lo stava uccidendo “Lo hai picchiato? È ridotto male? Parla, dannazione!”
“Il preside lo ha espulso”, annunciò trionfante l’altro irlandese.
“Cosa? Non è possibile”, era sconvolto, non riusciva a credere alle sue orecchie.
“Dovresti esserne felice, Eoan, finalmente ci liberiamo una volta per tutte di quel bastardo”.
“Ritira quello che hai detto”, lo aggredì furioso “Non è un bastardo”
“Ma che ti prende?”intervenne Ian “Lo hai sempre odiato, perché non esulti come noi?”
“Esultare?”sgranò gli occhi “Perché dovrei? Io lo amo, devo dirglielo”e lo lasciò andare correndo via dall’aula.
“I due amici fissarono con la bocca spalancata il punto nel quale era sparito, poi si voltarono uno verso l’altro e Larry sussurrò “Hai sentito anche tu, vero, o sto impazzendo?”
“Eoan ha appena dichiarato di amare Darcy”realizzò l’altro con gli occhi spalancati “Deve essere impazzito, non può essere altrimenti”
Larry scosse la testa “dovevo capire che d’era qualcosa di strano in lui, è da un po’ che si comporta come un folle, soprattutto quando nei paraggi c’erano Darcy e il suo amichetto”
“Dobbiamo trovarlo prima che faccia qualcosa di cui potrebbe pentirsi”
“Se si dichiara e Darcy lo pesta potremo dire almeno di averlo avvertito. Andiamo”e corsero nella stessa direzione in cui si era allontanato Eoan.
Eoan percorse di corsa l’intero corridoio, era talmente agitato che travolse Chase che stava camminando nella direzione opposta “Guarda dove vai, idiota”lo insultò, poi, rendendosi conto di chi fosse, lo bloccò per un braccio “Ah, sei tu, dov’è il tuo amico?”
“Immagino tu abbia saputo, tutta colpa di quei bastardi dei tuoi amici” lo guardò con disprezzo.
Eoan alzò un sopracciglio “Non ho tempo per questo, devo parlargli”.
“Cerca di farlo ragionare, a me non ha dato retta”sospirò “gli ho consigliato di chiedere scusa al rettore, ma non vuole saperne”.
“È uno zuccone, lo sappiamo entrambi”, scosse la testa “Dov’è?”
“In camera sua”
“Sei un bravo amico”gli appoggiò una mano sulla spalla.
“Non so come farò senza di lui”, singhiozzò Chase con gli occhi lucidi.
“La vostra amicizia non terminerà certo con la sua espulsione”.
“Lo so”, annuì “Ora va da lui, se vuoi ti giustifico con l’insegnante”
“Grazie”e si allontanò.
Jared sedeva davanti la finestra, tra le labbra l’immancabile sigaretta e la testa appoggiata su una mano. Sospirò ripensando ai momenti trascorsi in questa scuola, era stato un anno lungo e difficile, ma era riuscito a sopportarlo avendo al suo fianco Chase e negli ultimi tempi, anche Eoan. Avrebbe dovuto dire loro addio. Gli faceva male, anche se con Eoan era tutto finito. Una lacrima gli scivolò lungo la guancia, ma si affrettò a catturarla, aveva giurato che non avrebbe pianto.
Bussarono alla porta “Avanti”disse senza voltarsi, sapeva che si trattava di Chase, poteva essere solo lui “arrivi tardi, ho già preparato tutto”credeva fosse andato per aiutarlo con i bagagli, ma, quando udì i passi nella stanza e riconobbe il profumo del dopobarba ormai così familiare, capì di essersi sbagliato e il cuore gli cominciò a battere con violenza nel petto tanto da impedirgli di voltarsi.
“Che fai qui?”domandò continuando a guardare fuori dalla finestra.
“Voglio risposte”replicò con voce calda e profonda da procurargli un brivido.
Il biondo tacque e Eoan continuò “Perché lo hai fatto? Che diavolo è accaduto?” si guardò intorno, ai piedi del letto vide una valigia, mentre sulla scrivania giaceva il suo zaino dal quale faceva capolino un quaderno con la copertina di pelle.
Sospirò tristemente, aveva già preparato tutto come se non vedesse l’ora di lasciare quella scuola.
“Vuoi degnarti di rispondermi?”era alterato “Non ti frega un cazzo di questa situazione?”
“Lasciami in pace”si voltò per un istante, poi ritornò a fissare gli alberi fuori la finestra.
“No, non te la caverai così”insistette “Perché hai picchiato Ian?”
Il biondo, nel sentire pronunciare il suo nome, strinse i pugni “Dovresti sapere il motivo”
“Voglio che sia tu a dirmelo”
“Non sopporto di essere preso in giro”gli spiegò “quei due lo hanno fatto una volta di troppo”
“Sai che avresti potuto ferirlo gravemente?”
“Sei venuto a prendere le sue difese?”era ferito.
“No”sussurrò avanzando “sono venuto per vari motivi, ma soprattutto per dirti che non penso quelle cose che ti ho detto”
“Sì, invece e me le merito tutte, mi sono comportato da bastardo, ti ho ferito facendoti sentire un oggetto quando non era vero, scusami”
“No, scusami tu” il bruno lo raggiunse cingendogli il collo con un braccio “Jared, mi manchi da impazzire” gli sussurrò in un orecchio.
“Anche tu”, spense la sigaretta sul davanzale e si voltò perdendosi nei suoi grandi occhi neri.
Eoan lo baciò con dolcezza, sembrava trascorsa un’eternità dall’ultima volta, ma bastò per accenderli entrambi. Jared si spinse con prepotenza nella sua bocca allacciando la lingua alla sua e stringendogli i capelli tra le dita “Quanto mi è mancato tutto questo”
“Ti amo, Jared”, gli dichiarò tra un bacio e l’altro
Il biondo spalancò gli occhi, le sue orecchie avevano realmente udito quelle due piccole paroline? Gli aveva davvero confessato di amarlo?
“Cosa?”
“Ti amo”, ripeté, mentre due pozze azzurre lo fissavano incredule.
“Davvero?”sulle labbra di Jared apparve un sorriso “Anche io ti amo”
“Non devi dirlo solo per…”ma la bocca del suo amore lo zittì prima che potesse dire qualcosa di cui si sarebbe potuto pentire.
“Eoan”ansimò staccandosi per riprendere fiato “ti amo e mi odio per aver rovinato tutto”confessò mentre gli occhi si riempivano di lacrime “sono stato un vero idiota, ho cercato di negare quello che provavo, di respingerlo con tutte le mie forze perché ero terrorizzato”
“Anche io ho cercato di negarlo, ti ho amato da quel giorno nel cespuglio, ma ero troppo orgoglioso per capirlo”
“Ero troppo ferito per desiderare un nuovo rapporto, ma quando tu mi hai lasciato ho capito che ti amavo e che desideravo stare con te”Jared affondò il viso nel suo collo “ma ora è tardi”
“Non è mai tardi, ci amiamo e questa è la cosa importante”
“Io domani lascerò Londra”annunciò il biondo provocandogli una fitta in pieno petto.
“Lo so”annuì l’altro “ma verrò a trovarti, non ti sbarazzerai così facilmente di me, mio caro”gli assicurò.
“Non tornerò a casa”gli annunciò lasciandolo di stucco “ma andrò a New York, da mia madre”
“È giusto che la incontri dopo tutto questo tempo, ma tuo padre?”
“So già come reagirà per questa espulsione e non voglio essere nelle vicinanze”.
“Che intendi?”
“Meglio che tu non lo sappia”scosse la testa “comunque, sono maggiorenne e non sono obbligato a vivere sotto il suo stesso tetto”
“Verrò a New York”annunciò allora Eoan “ho sempre desiderato visitarla”
“Davvero, verrai?”le sue labbra si aprirono in un radioso sorriso.
“Certo”gli accarezzò i ricci biondi e lasciò scivolare la mano lungo la nuca strappandogli un gemito.
Jared chiuse gli occhi “Non vedo l’ora”
Eoan continuò la sua discesa sfiorandogli il collo provocandogli un brivido di piacere “Cosa fai?”
“Tu che dici?” gli sbottonò la camicia lasciandola scivolare sul pavimento.
“Non possiamo”
“Sì, possiamo e dobbiamo”gli accarezzò il petto sfiorandogli un capezzolo con un dito “Non ho mai visto nulla di più perfetto”
“Eoan, mi uccidi in questo modo”, gemette godendo del tocco delle sue dita sulla pelle.
“Sarà una dolce morte, amore”, gli posò una scia di baci, lambendo con le labbra il capezzolo destro.
“Non devi tornare? Ti cercheranno”, sospirò, ma l’ultima cosa che voleva era che si fermasse.
“Non preoccuparti, Chase mi coprirà”si dedicò al capezzolo succhiandolo e leccandolo, il corpo di Jared fu attraversato da spasmi di piacere.
Una lacrima scivolò lungo la guancia e cadde sulla mano di Eoan che preoccupato si bloccò alzando la testa “Piccolo, stai piangendo”, lo costrinse a guardarlo negli occhi “Cosa ti succede?”
“Niente”, negò scuotendo la testa “non pensarci”.
Il bruno lo fissò tristemente, voleva fare il duro, ma in fondo era una persona sensibile e fragile.
“Di felicità, spero”lo spinse verso il letto, sbottonandogli i pantaloni blu della divisa scolastica. Jared annuì “Si di felicità, perché non credevo di poter amare in questo modo”
Il volto del suo amante si rianimò nel sentirgli pronunciare quelle parole “Per un attimo ho avuto paura avessi avuto un ripensamento”
“Mai!”esclamò scuotendo la testa con decisione “Mi sei entrato dentro, sei parte di me”
Si spogliarono aiutandosi a vicenda, poi quando furono ormai nudi, Jared si stese sul letto trascinando il compagno su di sé “Voglio fare l’amore con te e imprimere nella mia mente ogni più piccolo particolare del tuo corpo, ogni tuo sorriso, gemito, lamento…”, sussurrò il biondo sfiorandolo con la punta delle dita.
“Sono tutto tuo”alzò le braccia stendendosi a pancia in su.
Jared scoppiò a ridere lasciandogli dei piccoli baci sul torace, scendendo verso il ventre e tracciando, con la punta della lingua, dei cerchi intorno all’ombelico “…il tuo sapore”continuò.
Il ragazzo ansimò e inarcò la schiena, lo stava facendo impazzire “Non ti fermare”.
Spostò la sua attenzione sul membro eretto, lo circondò con la mano baciandolo, passando la lingua lungo tutta la lunghezza strappandogli un gemito, accogliendolo poi nella sua bocca calda.
“Jared”, gemette il moro artigliandogli i capelli per indurlo a continuare fino a quando non raggiunse un orgasmo che lo colse come un fiume in piena.
“Mio dio”ansimò chiudendo gli occhi
“Ti è piaciuto a quanto vedo”ridacchiò.
“Stupido, come potrebbe non piacermi qualcosa che mi fai tu?”
Jared si stese su di lui e gli posò un leggero bacio a fior di labbra “Stai diventando troppo tenero, dov’è finito il duro che tanto mi ha affascinato?”
“È sempre qui”protestò “solo che con te tendo a far prevalere la mia parte romantica e tenera”
“Che cialtrone”
In quel momento sentirono la campana, si erano attardati fin troppo, dovevano andare in mensa.
“Ho una fame da lupi, Eoan”dichiarò il biondo.
“Anche io, ma di te, amore”, gli sorrise.
“Non possiamo”si rimise in piedi “Dobbiamo andare in refettorio o potrebbero sospettare e io non voglio che tu possa avere dei guai”, lo attirò.
“Non mi interessa, ne varrebbe la pena pur di restare con te qualche altro minuto, mio cherubino”.
Jared alzò un sopracciglio, nessuno lo aveva mai chiamato cherubino. Anzi, in passato, avrebbe riempito di botte chiunque si fosse azzardato a riferirsi a lui in quel modo “Non ripeterlo ancora”
“Scusa, non ho resistito, è quello che sembri in questo momento con i ricci ribelli.
“Io sono troppo virile per essere un cherubino”protestò orgoglioso.
“Hai ragione, non accadrà più”ridacchiò Eoan.
“Stupido”fece il broncio.
“Giura che quando sarai lontano non ti dimenticherai di me” lo costrinse a fissarlo, era ritornato terribilmente serio.
“Mai!”dichiarò sicuro.
“Questa notte mi raggiungerai?”
“Puoi contarci”
“Non vedo l’ora”, gli sfiorò le labbra gonfie di baci.
Il suo amante lo strinse per un’ultima volta tra le braccia, poi si rivestì.
“Sei crudele a lasciarmi”lo rimproverò mentre si avviavano verso la porta “Perché non hai chiesto scusa?”
Jared si voltò e lo fissò con occhi di brace “Sai che non avrei potuto”.
“Io credo che ti riammetterà quando parlerà con tuo padre, elargisce notevoli somme alla scuola e vedrai che saprà convincerlo”
“No”scosse la testa “non è la prima scuola che mi espelle, questa volta l’ira del vecchio sarà tremenda e io non voglio trovarmi nelle vicinanze”
“Cosa pensi che ti farebbe?”
Un brivido attraversò Jared che non rispose, Eoan lo raggiunse e gli cinse i fianchi, baciandolo sul collo “Mi mancherai”.
“Anche tu, ma ora andiamo a cena, ho fame”
Aprirono la porta e si ritrovarono Ian e Larry che li fissavano con gli occhi spalancati.
“Cazzo”si lasciò sfuggire Jared e il suo sguardo si posò sul suo amante che non sembrava per niente sconvolto.
“Non ci posso credere”sussurrò Ian “Voi due, ma…”
“Sentite, non ho alcuna voglia di discutere di questo, qui, nel bel mezzo del corridoio”sbottò Eoan “Ora, dobbiamo andare a pranzo”e prese per il braccio Jared trascinandoselo via.
“Cazzo”mormorò l’irlandese fissando l’amico “e noi che pensavamo l’avrebbe pestato”
“Darcy e Eoan, da non credere”scosse la testa.
“Non dovrà saperlo nessuno!”esclamò Ian “Eoan è nostro amico e non voglio diventi lo zimbello di tutti”
“Sto già cercando di rimuovere quello che ho visto. Credi abbiano…”era inorridito.
“Non lo dire, ti prego”
“Andiamo”e si avviò lungo il corridoio seguito dall’amico.

1 commento:

Jivri'l ha detto...

Dopo la tempesta torna sempre il sole, ma ahimè, pare proprio che un'altra bufera sia in arrivo! Quanto sono teneri Eoan e Jared! E poi i due amici di Eoan mi fanno troppo ridereXD...già già^__^'...oddio, sono troppo curiosa su quello che accadrà ora che Jared se ne deve andare!!! Spero che posterai il prossimo capitolo presto.