martedì 28 aprile 2009

Rivali Epilogo (NC17)

Eoan si tolse gli occhiali da sole e si guardò intorno, era a New York, non riusciva a crederci. I palazzi si stagliavano maestosi, quella città era così diversa da Londra o dal paesino irlandese nel quale era cresciuto. Inspirò a pieni polmoni, dopo sette ore di volo e un film terribile finalmente era nella stessa città del suo amore. sorrise, Jared non lo aspettava, sarebbe stata un splendida sorpresa. Prese un taxi che lo condusse attraverso le caotiche strade di New York, Eoan era agitato, non vedeva l’ora di riabbracciare Jared. Il taxi oltrepassò il centro, e si inoltrò nei quartieri della periferia e, infine, si fermò davanti a un edificio a quattro piani.
Eoan sospirò, era arrivato il momento della verità, lo avrebbe rivisto, pagò il taxi e si introdusse all’interno del palazzotto, era davvero un pessimo quartiere, ma dove era finito il suo povero Jared? Decise che avrebbe trovato un lavoro e che lo avrebbe portato via da lì, non si addiceva al figlio di un conte.
Giunse davanti alla sua porta, appartamento numero 24. Bussò e attese qualche istante, poi finalmente la porta si aprì e lui apparve, più bello che mai. Indossava dei jeans e una maglietta azzurra, mentre i capelli erano lasciati ribelli e gli ricadevano sul volto, sembrava un cherubino.
Alla vista del ragazzo spalancò gli occhi, non lo attendeva. Un grido di gioia proruppe dalle sue labbra e lo attirò in un abbraccio.
“Eoan”mormorò incredulo.
“Amore”sussurrò con le lacrime agli occhi.
“Che fai qui?”, continuò a stringerlo e inalando il profumo che tanto gli era mancato.
“Non resistevo ad attendere il diploma per rivederti”, gli confessò staccandosi per un istante e perdendosi nei suoi meravigliosi occhi blu.
“Eoan, sapessi quanto ho atteso questo momento”, lo baciò con passione sulle labbra tornite “Mi sei mancato, terribilmente”
“Anche tu, piccolo, anche tu”, gli sfiorò una guancia, ma lui fremette e fu allora che capì che qualcosa non andava.
“Jared? Cosa è accaduto?”gli domandò, mentre il panico si impadroniva del suo essere, chi poteva averlo ridotto in quello stato?
“Niente”, rispose lasciandolo entrare.
“Niente?”ripeté afferrandolo per un braccio e costringendolo a voltarsi, lo zigomo era viola, segno di un colpo recente “E tu, questo, lo chiami niente? Amore, hai una guancia violacea. Come ho fatto a non accorgermene prima?”
“Ormai è passato”, cercò di tranquillizzarlo, ma fu inutile, Eoan era furioso.
“Chi è stato? Voglio sapere chi ti ha fatto questo!”
Il ragazzo deglutì “Mio padre”
Eoan spalancò gli occhi e colpì il tavolo con un pugno “Non posso credere ti abbia fatto questo. Per quale motivo?”
“Calmati, ti prego”
“Come posso calmarmi? Ti ha picchiato e questo non posso sopportarlo. Se fossi stato qui gli avrei fatto vedere”
“Quando mio padre, ha saputo dell’espulsione, è volato qui dall’Inghilterra. Deve averlo avvertito il rettore Morris. Quel bastardo, neanche dopo essersi liberato di me mi lascia in pace. Comunque, ti dicevo, è arrivato a New York, io ero da mia madre, ha fatto una scenata, mi ha insultato, ma io l’ho affrontato e lui allora mi ha colpito e ha urlato che da quel momento non ero più suo figlio. Mia madre ha cercato di calmarlo, ma lui era irremovibile, l’ha spinta ed è andato via”
“Mio dio, piccolo”lo attirò a sé stringendolo in un abbraccio che gli scaldò il cuore, gli era mancato terribilmente.
“Sto meglio ora, Eoan, davvero”gli garantì sorridendo “E sono felice che tu sia qui, con me”
“Non vorrei trovarmi in nessun altro posto, amore”
“Sono così fortunato ad averti”Jared lo baciò con dolcezza “Dio, detesto farmi vedere da te così vulnerabile. Pensare che in passato ero temuto da tutti, mentre ora sono qui a leccarmi le ferite”
“Resterà tra noi, amore”represse un sorriso, era così adorabile “Continuerai a essere un ragazzaccio, te lo garantisco”
“In questa zona serve avere una reputazione di ragazzo cattivo”sospirò.
“Perché non sei rimasto da lei?”
“Ha una nuova famiglia, ora, non volevo esserle d’intralcio”rispose rattristandosi.
“Mi dispiace”
“Io sono felice di essere libero di vivere la mia vita, Eoan”sorrise con gli occhi che gli brillavano.
“Che intendi?”
“Mio padre, mi ha diseredato, non può più condizionare la mia vita”gli spiegò.
“Questa è davvero una bella notizia, ma questo posto …”obiettò “dovresti cercare una zona meno malfamata, tesoro”
“Non posso permettermelo, Eoan. Quando guadagnerò di più potrò trasferirmi altrove. E Chase? Come sta?”
“Ha dato di matto quando ha saputo che venivo, voleva accompagnarmi, ma io gli ho fatto cambiare idea”ridacchiò.
“Cosa gli hai fatto?”alzò un sopracciglio immaginando come lo avesse convinto a desistere.
“Niente di grave, non preoccuparti”
“Io mi preoccupo, sei davvero tremendo”lo rimproverò.
“Voleva venire con me, non potevo dividerti con lui”si giustificò “l’ho minacciato di pestarlo, ma non ho attuato la mia minaccia, te lo giuro”
“Lo spero, ti avevo detto di badare a lui non di minacciarlo o fargli del male, sei davvero incorreggibile”scosse la testa in disapprovazione.
“Ora, basta parlare di Chase, non è un argomento interessante”Eoan gli sfiorò le labbra perdendosi nei suoi fantastici occhi blu.
Jared sorrise e lo baciò spingendolo verso il divano, lo desiderava talmente che si sentiva impazzire “Hai ragione, in questo momento, abbiamo altro a cui pensare”
Eoan si stese sul divano trascinandolo su di sé e rispondendo con trasporto al bacio, il biondino ansimò, cominciò a spogliarlo lasciando cadere la maglia sul pavimento.
“Mi è mancato tutto questo”mormorò slacciandogli i pantaloni e abbassandoli con foga “mi sei mancato tu”
Eoan gli sfilò la maglia facendola passare per la testa e la lanciò attraverso la stanza, sfiorando con la punta delle dita il torace glabro del suo ragazzo.
Jared ansimò e chiuse per un istante gli occhi godendo di quel tocco delicato “Mi farai impazzire”
“Era questo il piano”ridacchiò l’altro slacciando la cinta dei jeans e poi sbottonando un bottone dopo l’altro.
Quando furono entrambi nudi Eoan scivolò in lui che cominciò a cavalcarlo, dando inizio alla loro danza d’amore.
Ore dopo erano uno tra le braccia dell’altro, Jared poggiava la testa sul suo torace ascoltando il battito del suo cuore, ma era leggermente triste, perché sapeva che presto tutto questo avrebbe avuto perché il suo amore avrebbe dovuto fare ritorno in Inghilterra, alla sua vita. Sospirò e il ragazzo alzò lo sguardo verso di lui “Cosa hai? Sembri pensieroso, piccolo”
“Niente, stavo solo…”si bloccò.
“Amore, sai che puoi dirmi tutto, se c’è qualcosa che ti turba…”
“Mi piacerebbe che restassi, non voglio che te ne vada”, gli confessò, ma se ne pentì immediatamente, non aveva il diritto di domandargli una cosa del genere.
Eoan si staccò un attimo e lo fissò con gli occhi che gli brillavano, non l’avrebbe mai sperato.
“Scusami”si affrettò a dire Jared imbarazzato “Non dovevo, hai la tua vita”
“Non scusarti, piccolo, è quello che voglio più di ogni altra cosa”.
“Davvero?”domandò stupito.
“Certo”, gli sfiorò le labbra con un dito “Davvero pensi che tornerò in Inghilterra lasciandoti qui da solo? Non ci penso nemmeno”.
Jared era folle di felicità, era con l’uomo che amava e presto avrebbero vissuto insieme “Eoan, cosa ho fatto per meritarti?”
“Mi stavo chiedendo la stessa cosa, tesoro”replicò il moro “Se penso a tutto il tempo che abbiamo sprecato a farci la guerra”.
“Ora siamo insieme e questo solo conta”lo baciò dolcemente sulla fronte.
“Sì, per sempre”sussurrò appoggiando la testa sul suo petto.
Jared chiuse gli occhi e si addormentò tra le braccia del suo amore, la sua vita sarebbe stata piena di amore ora che Eoan era finalmente con lui.

1 commento:

Jivri'l ha detto...

Che dolce storia di amore. Ho davvero apprezzato questo racconto, dall'inizio tanto conflittuale e con un finale dolcissimo. Complimenti*__*