Quanto Eoan fece il suo ingresso nel refettorio, seguito da Jared, decine di teste si voltarono a fissarli, poi mormorii si diffusero nella sala. Il giovane dai capelli biondi sospirò e senza curarsi degli sguardi disgustati o dei commenti velenosi dei suoi compagni, s’incamminò tra i tavoli a testa alta, raggiungendo Chase che gli sorrise, ma sembrava preoccupato, Eoan sedette al solito tavolo dal quale mancavano i suoi due amici.
Lasciò vagare lo sguardo attraverso la sala e si posò sul suo amore biondo intento a parlare a bassa voce con il suo fedele amico. Li osservò per qualche istante, poi si spostò sul tavolo al quale sedevano i docenti, il rettore era visibilmente euforico, mentre gli altri membri del corpo insegnanti erano concentrati a parlare tra loro, probabilmente, della situazione incresciosa che si era verificata solo poche ore prima.
In quell’istante entrarono i suoi amici che gli sedettero accanto “Dopo dobbiamo parlare”gli sussurrò Ian.
“Come ti pare”replicò.
Jared gli rivolse uno sguardo pregno di significato, poi si volse verso Chase.
“Dov’eri?”gli domandò in ansia.
“A preparare la valigia”rispose vago il biondino.
“Ah”si rattristò “hai risolto le cose con lui?”
“Sì”
“Dai, non farti pregare”lo rimproverò “hai deciso di parlare a monosillabi? Vuoi raccontarmi?”
Jared ridacchiò “Non ora, ma sappi che stiamo di nuovo insieme” lo cercò con lo sguardo, era seduto accanto a Larry, mentre di fronte a loro sedevano Ian e Charles.
“Cosa?”
“Shhh”gli fece segno di abbassare il volume “che cazzo Chase”
“Scusa, ma non riesco a crederci”arrossì “sono contento per te, sentivo che le cose si sarebbero sistemate per il meglio”e posò le iridi color nocciola su Eoan che li guardava con insistenza.
“Peccato che domani…”e si lasciò sfuggire un sospiro.
“Già”e abbassò la testa sul suo piatto cominciando a mangiare.
Dopo la cena Chase e Jared si ritirarono nella stanza del brunetto, che voleva restare per qualche ora in compagnia dell’amico.
“Eoan cosa ha detto quando è venuto da te?”gli domandò
Jared arrossì leggermente e confessò “Non è che abbiamo parlato molto, in effetti”.“No, ti prego! Non voglio sapere i sordidi particolari”, lo rimprovero.
Il ragazzo scoppiò a ridere “Sai, mi ha confessato di amarlo, è stato così inaspettato”.
“Come? Grandioso”scattò in piedi per l’entusiasmo “E tu che pensavi che fosse finita”
“Lo so, ma io credevo che…gli ho fatto del male, me ne rendo conto”puntò le iridi cobalto su di lui “Eri ferito, immagino lo abbia capito, ma tu, cosa hai detto quando lui ti ha detto che ti ama?”
“Secondo te? Gli ho detto che lo amo anche io”sorrise malizioso “ma questa sarà la nostra ultima notte insieme”concluse con un sospiro.
“Per il momento, ma ce ne saranno altro, te lo garantisco”gli strinse una mano nella sua
“Sempre se il nostro rapporto sopravvivrà alla lontananza”
“Ora basta, non essere così negativo”gli sorrise dolcemente.
Jared lo attirò in un abbraccio e affondò il viso nel suo collo “Non so cosa avrei fatto senza di te, mi mancherai”chiuse gli occhi “Mio Chase”.
“Spero tu sia felice con lui.”
“Anche tu e vorrei che tenessi d’occhio Eoan”gli domandò “è impulsivo, temo possa fare qualcosa di cui potrebbe pentirsi”
“Certo, senti, posso chiederti una cosa, cosa si prova ad amare un ragazzo? A fare l’amore con lui? È diverso dall’essere con una ragazza?”
“Come il giorno e la notte, Chase”, rispose “Quando sono con Eoan provo qualcosa che non riesco a spiegare. Lui mi fa sentire vivo. I suoi baci risvegliano delle sensazioni incredibili e quando l’ho sentito in me io…”si bloccò, non riusciva a continuare.
“Sono contento, meriti di essere felice, ma sono un po’ invidioso”gli rivelò.
“Presto troverai anche tu qualcuno, te lo garantisco”.
“Lo spero. Quella ragazza dell’altra volta, in città, sembrava più interessata alla divisa che a me”, dichiarò demoralizzato.
“Peggio per lei, non ha capito quanto tu sia speciale”.
“Lo dici perché sei mio amico”, non gli credeva.
“No, è la verità, Chase”, gli assicurò “Devi credere più in te stesso”.
“Va bene, seguirò il tuo consiglio”
“Ora è meglio che vada”e si avviò verso la porta,
“Secondo te, il preside mi permetterebbe di venire con te all’aeroporto?”
“Non credo”, rispose con una smorfia “Quel bastardo mi detesta e poi non voglio sappia che non torno a casa”.
“Capisco”, sospirò, riusciva a comprendere il suo stato d’animo.
“Buona notte, amico”, lo salutò Jared.
“Anche a te. Immagino sarà migliore della mia”, sorrise malizioso.
Il biondo scoppiò a ridere e lasciò la stanza, era già l’ora di spegnere le luci così ritornò nella sua stanza, doveva attendere che tutto fosse calmo per poter fare la sua mossa.
Jared si mosse velocemente, doveva raggiungere la stanza di Eoan senza farsi vedere, ma il portone era chiuso. Si arrampicò, quindi, su un albero, la sua meta si trovava al primo piano, Eoan era lì, seduto alla scrivania. Un ramo arrivava vicino alla finestra, fece un profondo sospiro e poi saltò atterrando sul davanzale. Il ragazzo scattò in piedi nel sentire quel rumore, poi, riconoscendolo, si rilassò “Piccolo, sei tu”sospirò di sollievo
“Aspettavi qualcun altro?”gli domandò geloso.
“No”, lo raggiunse “Solo te”, lo attirò dentro, non voleva che lo scoprissero “Non ci speravo più, credevo che il tuo adorato Chase ti avesse trattenuto”lo rimproverò geloso.
“No, da Chase sono stato dopo cena. Ho fatto tardi perché ho dovuto attendere che tutto fosse silenzioso, non potevo rischiare di essere visto, anche se, in fin dei conti, non mi interessa, non più”, gli spiegò.
Eoan lo baciò, gli solleticò le labbra con la punta della lingua gustando il suo sapore, poi si spinse all’interno approfondendo il bacio e infilandogli le dita nei capelli. Jared si spinse contro di lui, avvertendo la sua erezione attraverso i pantaloni, come poteva solo un bacio eccitarlo in quel modo? Lo spinse sul letto e si stese su di lui, il desiderio lo stava uccidendo, non avrebbe resistito a lungo, gli sbottonò la camicia posandogli una scia di brucianti baci sul petto.
Si sfilò la camicia e la lasciò cadere sul pavimento e la stessa fine la fece fare a quella del suo compagno. Solo i pantaloni li separavano. Jared si alzò in piedi e li aprì, scivolarono lungo le gambe mostrandolo in tutta la sua nudità, non indossava biancheria.
Eoan alzò un sopracciglio e sorrise malizioso “Che birichino”.
“Ho pensato sarebbe stato inutile indossare i boxer dato che me li avresti tolti”, si morse le labbra tornando da lui.
Gli slacciò la cinta, aprì i bottoni e li tirò giù “Ora tocca a te, dolcezza”.
Eoan ubbidì, si tolse i pantaloni e i boxer e li buttò sul pavimento restando nudo davanti a lui, l’erezione svettava fiera. Jared si stese su di lui e lo baciò di nuovo, dio solo sapeva quanto lo desiderava, Eoan gli cinse i fianchi con le gambe, poi capovolse le posizioni venendosi a trovare su di lui.
Gli sfiorò il petto con la punta delle dita, scendendo fino al ventre giocherellando con i pochi peli biondi che facevano capolino, facendolo rabbrividire.
“Sei così bello. Un dio greco sarebbe geloso della tua bellezza e perfezione”, gli sussurrò baciandogli il collo.
“Eoan, invece di parlare scopami”, lo rimproverò “Sto per impazzire”.
“Jared! Che linguaggio poco degno di una divinità”, lo rimproverò sghignazzando
“Allora non mi interessa essere una divinità, voglio essere solo Jared,”, confessò il biondo con gli occhi che gli brillavano.
“Piccolo”, lo baciò dolcemente sulla labbra, poi allungò una mano e aprì un cassetto.
Ne estrasse un tubetto di crema, ne mise un po’ sulle dita, poi gli aprì le gambe e gli solleticò con le dita la fessura tra le natiche.
Jared gemette quando le spinse all’interno penetrandolo, inarcò la schiena, poi mosse i fianchi per indurlo a muoverle. Eoan aggiunse un terzo dito, poi quando si fu assicurato che era pronto sostituì le dita con il suo membro. Si schiacciò dentro di lui riempiendolo completamente, Jared lo attirò a sé e gli strinse le gambe ai fianchi per approfondire la penetrazione. Eoan cominciò a muoversi raggiungendo punti inesplorati.
I loro gemiti riempivano la stanza“Eoan”, gemette quando il piacere lo colse sommergendolo.
Il bruno gli fece segno di non urlare e quando entrambi raggiunsero l’orgasmo Eoan gli coprì la bocca con la sua per evitare di farsi sentire dagli altri.
Gocce di sudore ricoprivano i loro corpi ansimanti. Eoan strinse il suo amante in un abbraccio, sospirò e appoggiò la testa sul suo petto.
“È stato semplicemente favoloso”, osservò Jared “Anche meglio della prima volta”.
“Con te è sempre favoloso, piccolo”.
Jared alzò la testa e lo fissò “Verrai a trovarmi quando terminerà l’anno scolastico?”
“Certo che verrò”, giocherellò con un riccio “sarà bellissimo. Ho sentito che New York è una città fantastica”.
“Spero sia così e che mia madre mi voglia con sé”, mille dubbi cominciarono a minare la sua sicurezza.
“Perché non dovrebbe volerti? È tua madre”, replicò Eoan, non capiva perché parlasse in quel modo.
“Non lo so. Sono anni che non la sento”, gli spiegò tristemente “e se lui avesse ragione? Se davvero non volesse avermi tra i piedi?”
“No, non ha ragione, vedrai che andrà tutto bene”, gli accarezzò il collo “Sarà felice, ma se così non sarà, presto ti raggiungerò e staremo insieme”.
“Sì”, lo strinse con ardore, era così triste di doverlo lasciare, ma la speranza di rivederlo lo rassicurava.
“Quanto vorrei venire con te e mandare al diavolo tutto”, sospirò Eoan
“Non dirlo neanche per scherzo, devi terminare l’anno, superare gli esami, ”reagì con gli occhi spalancati.
“Per quello che mi importa”, gli assicurò baciandolo di nuovo.
Jared sospirò, era davvero irrecuperabile “Devi pensare agli esami”.
“Non parliamo di questo, amore”, fu su di lui coprendogli il corpo con il suo.
Il biondo ansimò, il suo tocco lo faceva impazzire, gli portò una mano dietro la nuca e lo baciò con passione, la notte era ancora lunga.
Il mattino seguente Jared scrisse una lunga lettera e gliela lasciò accanto al cuscino, poi sgattaiolò fuori dalla stanza di Eoan prima che si svegliasse. Ritornò nella sua camera per prendere le valigie e uscì ad attendere il taxi che doveva portarlo all’aeroporto.
Una volta fuori il cancello in ferro della scuola si voltò per dare un ultima occhiata al luogo che lo aveva ospitato per un anno e sospirò, non gli sarebbe mancato, le uniche persone che lo avevano reso sopportabile erano state Chase e Eoan e ora doveva abbandonarli. Lacrime sgorgarono dai profondi occhi blu e bagnarono le guance, ma lui si affrettò ad asciugarle.
Salì sul taxi che doveva portarlo all’aeroporto.
Ore dopo Eoan si svegliò, sulle labbra un sorriso, era stata la notte più bella della sua vita, ma anche la più triste perché era stata l’ultima con il suo adorato Jared. Lo chiamò, ma lui non c’era, era solo nella stanza. Sospirò, era andato via, ma perché non lo aveva svegliato per salutarlo? Improvvisamente notò il foglio di carta piegato, lo prese e cominciò a leggere
Caro Eoan
Perdonami se ti lascio senza una parola,
ma gli addii non sono mai stati il mio forte.
Ti amo e mi mancherai da morire,
sei l’unica persona abbia mai amato e
l’idea di dovermi separare da te mi strazia,
ma questo non dipende da noi.
Mi ero ripromesso di non scrivere cose sdolcinate
Perché non è nella mia natura, ma tu fai uscire la parte più romantica del mio essere.
Come farò senza di te? So che non sarà per sempre, che presto ci rivedremo, ma…
Continuo a pensare che forse non siamo destinati a stare insieme e che tu debba dimenticarmi, ma non voglio che tu lo faccia.
Scusami, non avrei dovuto dirlo, ora sarai arrabbiato, ma dobbiamo pensare anche ad una eventualità del genere.
Amore, sto male all’idea di abbandonarti in quella prigione da solo, ma non posso fare altrimenti.
Promettimi che baderai a Chase, ha bisogno di te. Digli che gli voglio bene e che mi mancherà.
Ora devo lasciarti, ma spero sia per poco.
Ti amo.
J.
Eoan la rilesse due volte, calde lacrime bagnarono le sue gote, quel bastardo era riuscito a farlo piangere con le sue parole. Strinse la lettera in mano e si precipitò alla finestra, nella speranza di vederlo, ma sapeva che era tardi, che ormai era già in volo verso gli Stati Uniti.
Per un attimo lo detestò per averlo lasciato senza salutarlo, ma poi si rese conto che forse era stato meglio, in quel modo avrebbe conservato per sempre il ricordo della loro ultima notte insieme.
Sospirò e restò a guardare l’orizzonte pensando che molto presto si sarebbe ricongiunto con Jared e avrebbero trascorso la loro vita insieme.
1 commento:
Molto commovente. L'atmosfera è intrisa veramente dell'amore che sentono l'uno per l'altro, ma anche dalla trsitezza di separarsi, e il vuoto che sentono dentro, tuttavia la speranza di stare insieme, in un incerto futuro, sembra essere la sola cosa che li fa andare avanti(oppure sono io che sono una romanticona?!). MOLTO BELLO.
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