sabato 21 febbraio 2009

L'ultima notte capitolo 1




Pairing: David Boreanaz – James Marsters
NC 17
I personaggi non sono di mia proprietà e gli eventi narrati sono solo frutto della mia invenzione.

Sommario: Durante una Convention a Londra David e James si rendono conto di non essere solo colleghi di lavoro, ma qualcosa di più.

Capitolo I

David era fuori la camera di James, ma non riusciva a trovare il coraggio di bussare. La giornata era stata lunga e stressante, ma con la sua compagnia tutto sembrava meno pesante: l’incontro con i fan, la sessione di domande, i centinaia di autografi firmati, le fotografie scattate. L’indomani avrebbe preso un aereo per gli Stati Uniti, sarebbe tornato alla sua vita, da sua moglie Jaimie e da Jaden e tutto avrebbe avuto fine. Doveva parlargli, rivelargli quello che provava, altrimenti se ne sarebbe pentito per tutta la vita. Fece un profondo sospiro e bussò. Un attimo dopo la porta si spalancò e lui apparve, indossava ancora la maglia bianca e i jeans strappati sulle ginocchia che aveva durante la sessione di domande del pomeriggio. Restò senza parole, riusciva a stento a respirare, la sola nota stonata era la mancanza dei capelli biondi che adorava tanto. Non riusciva ancora a abituarsi alla sua testa rasata, lo aveva fatto subito dopo la fine delle riprese di Angel, un mese prima per beneficenza. James lo fissò con i suoi favolosi occhi blu come l’oceano, doveva essere sorpreso di vederlo a quell’ora “David?”gli rivolse un sorriso dolcissimo “Che bella sorpresa”“Ciao, James”lo salutò leggermente imbarazzato, forse la sua ragazza era con lui “Sei solo?”“Certo.”sorrise malizioso e gli fece cenno di entrare “vieni, mi fa piacere un po’ di compagnia”“È stata una settimana stancante, vero?”cominciò David entrando e guardandosi intorno nervoso.“Decisamente!”replicò sedendo sul letto “Siediti!”Prese posto su una poltrona a debita distanza dal collega, si sentiva stranamente a disagio.“Sei pronto a tornare alla tua vita? A me un po’ dispiace sia finita, adoro il contatto con i fan e poi Londra mi piace”commentò James“Sono stati molto affettuosi, ho notato quanti regali ti hanno portato.”mormorò invidioso.James cacciò la lingua tra i denti “Mi amano e mi piace farli felici trascorrendo con loro un po’ del mio tempo. Sei geloso?”lo prese in giro.David lo guardò con intensità, adorava quel gesto, lo rendeva così sensuale e poi, le sue labbra erano così carnose che avrebbe tanto desiderato assaporarle. Quei giorni trascorsi in sua compagnia gli avevano aperto gli occhi sui sentimenti che provava, ma non sapeva che la stessa cosa era accaduta a James.“No, ma che dici?”scattò quasi.“Cosa ti turba, Dave?”gli domandò all’improvviso James vedendo che era diventato pensieroso, se solo avesse ricambiato i suoi sentimenti, ma era un uomo sposato, aveva una famiglia, un figlio. “Non è nulla!”mentì David abbassando lo sguardo.“Ti va un drink?”e si avviò verso il fornito frigo bar, era astemio da un paio di anni, ma quella sera doveva bere almeno un bicchierino per trovare il coraggio di dichiararsi all’amico“Certo, cosa hai di forte?”si avvicinò appoggiandogli una mano sulla spalla e facendolo fremere a quel contatto.“Un vodka martini?”si voltò perdendosi nelle sue pozze scureDavid annuì e attese che James gli preparasse il suo drink, poi insieme sedettero sul letto.“Credevo non bevessi più”osservò il bruno sorpreso“Infatti, da quando ho lasciato i Ghost ma…”si bloccò, non sapeva cosa dirgli “questa sera è speciale, non conta”concluse portandosi il bicchiere alle labbra.“Sì, è speciale”lo fissò “domani sarà tutto finito.”“È vero”mormorò rattristandosi “Sarà finito, purtroppo.”“Sai, James, in realtà, c’è un motivo per cui sono qui questa sera, volevo dirti qualcosa”annunciò all’improvviso.“Davvero?”era sorpreso “Anche io volevo parlarti, prima tu”
“Mi dispiace di non lavorare più con te, cominciavo a abituarmi alla tua presenza sul set.”cominciò a parlare David.James ridacchiò, gliene aveva fatti di scherzi con la complicità di Alexis e J. “Mi mancherai anche tu, eri un ottimo bersaglio per i miei scherzi.”“Lo sapevo che era opera tua!”sbottò con gli occhi fuori dalle orbite “Brutto…”gli fu addosso spingendolo supino sul letto e coprendolo con il suo corpo massiccio.James scoppiò a ridere, David era su di lui, poteva sentire il suo respiro sul viso. Si bloccò improvvisamente, cominciando a ansimare, era una posizione pericolosa.Si fissarono per istanti che sembrarono eterni, poi David gli accarezzò una guancia senza staccare gli occhi dai suoi e mormorò“James”“Dave”mormorò socchiudendo le labbra“Jamie”sussurrò prima di baciarlo con trasporto.Accese in entrambi la passione, David si spinse all’interno della sua bocca intrecciando la lingua con la sua, lo desiderava talmente da stare male. James gli portò la mano dietro la nuca attirandolo maggiormente a sé e gli strinse le gambe intorno la vita, l’erezione gli premeva dolorosamente contro i jeans. Dopo un attimo si staccarono per respirare “Jamie”“Sembra tu stia parlando con tua moglie”lo riprese seccato “Ti prego, non usare più quel nomignolo.”“Hai ragione, James, non lo farò più”gli promise sfiorandogli le labbra con un dito, erano gonfie per il bacio che si erano scambiati “Era da tanto che volevo baciarti”James lo lasciò scivolare in bocca succhiandolo “Anche io. Questi giorni con te sono stati favolosi, volevo dirtelo, ma ero terrorizzato all’idea che tu potessi respingermi”David lo baciò nuovamente, in modo più appassionato, prendendo il bordo della maglietta e sfilandogliela dalla testa “Sei bello come una statua, James.”gli ammirò il torace tornito.“Lo so, sono atletico e bello. Merito della palestra. Ero ingrassato durante la lavorazione dell’ultima stagione di Buffy”gli confessò “ma ora che guardo meglio, anche tu dovresti perdere qualche chiletto.”“Stupido”lo rimproverò facendo il broncio, adorava troppo cucinare e si era lasciato prendere la mano nella preparazione di succulenti piatti.“Sei troppo vestito, Dave”gli sbottonò la camicia lasciandola scivolare lungo le spalle.David gli posò una scia di baci fino al ventre strappandogli un gemito dopo l’altro, poi gli aprì i pantaloni liberando il membro già eccitato.Lo circondò con una mano cominciando a muoverla, James chiuse gli occhi e mosse i fianchi per indurlo a aumentare il ritmo, non avrebbe mai creduto che fosse così bravo. David lo lasciò scivolare tra le labbra cominciando a succhiarlo.“Non fermarti”ansimò fino a quando non raggiunse l’orgasmo spillando il suo seme caldo nella bocca del suo amante.“Dave”gemette “voglio fare l’amore con te, ora!”
“Sei sicuro?”gli mordicchiò il collo.“Sì, mio bel vampiro.”lo prese in giro “mai stato più sicuro di qualcosa”David sorrise e si tolse i pantaloni e li lanciò dall’altra parte della stanza, in un attimo gli si insinuò tra le gambe. “Cosa stai aspettando?”“Ti farà male, dobbiamo usare qualcosa per…”obiettòJames si divincolò leggermente dalla sua presa e cacciò un tubetto dal cassetto del comodino, era crema per le mani.“Che c’è?”domandò quando vide lo sguardo interrogativo di David “Mi si screpolano le mani con il freddo di Londra.”si giustificò cacciando la lingua.
Gli si posizionò tra le gambe e introdusse lentamente la punta nella fenditura sperando di renderlo il meno traumatico possibile, ma James desiderava di più, voleva sentirlo tutto dentro di sé “Più forte, ti prego”lo incitò ad aumentare la penetrazione attirandolo a sé portandogli le braccia sulle spalle.David cominciò a muoversi, spingendosi con forza e allacciando gli occhi ai suoi “Se sapessi, da quanto tempo desideravo fare l’amore con te.”gli succhiò il lobo dell’orecchio e continuò i suoi attacchi.“Anche io! Dalla prima volta che ti ho visto nei panni di Angelus.”gli rivelò sconvolgendolo “Eri così sexy vestito di pelle!”“Mai quanto lo eri tu con quello spolverino”continuò a conficcarsi sempre più profondamente e toccando punti che James non sapeva neanche di avere.Erano entrambi al culmine, mancava poco all’orgasmo, vennero insieme con un urlo, James mormorò qualcosa di incomprensibile, David si accasciò sul suo petto ansimando.“È stato…”mormorò felice“Favoloso”concluse stringendolo tra le braccia.
David gli si stese accanto “Non avrei immaginato di provare delle sensazioni simili.”confessò sospirando.“Neanche io, Dave.”socchiuse gli occhi e sospirò, era tra le braccia dell’uomo che amava, se solo avesse saputo quello che realmente provava.Ora cosa sarebbe accaduto? L’indomani David sarebbe tornato da sua moglie come se nulla fosse accaduto e non avrebbe mai saputo che lo amava. Si rattristò, non voleva perderlo, ma non avrebbe potuto fare nulla per cambiare le cose. Era sposato, aveva un figlio, non poteva di certo buttare tutto al vento solo per stare con lui. E poi, cosa gli faceva pensare che David avrebbe rinunciato a tutto se glielo avesse chiesto? Era un povero illuso.Cercò di scacciare dalla mente quei pensieri così tristi, ma David si rese conto che qualcosa lo turbava e provò una fitta in pieno petto “Che hai? Ti sei pentito?”“Cosa? No”replicò voltandosi di scatto “tu, invece?”
“No, James”gli sfiorò le labbra con un bacio.“Sei sicuro? Io penso a tua moglie, a…”il dolore che provava gli impedì di continuare.
David sgranò gli occhi a quelle parole, per qualche ora aveva dimenticato di essere sposato e di essere stato infedele, ma se doveva essere sincero non gli importava. Desiderava James, da sempre e ora che lo aveva finalmente avuto non poteva avere alcun ripensamento.
“Non sono pentito”
“Sai, vorrei che questa notte non avesse mai fine. Mi piacerebbe restare qui con te, per sempre”“Sarebbe bello, ma è un desiderio irrealizzabile”sussurrò David riportandolo con i piedi per terra.“Lo so, ma è bello sognare. Tu hai molte responsabilità”
“Anche tu.”replicò“Davvero? Io non ho una moglie che mi aspetta” si alzò dal letto senza guardarlo e si diresse verso il mobile bar. Si versò un bicchiere di vodka trangugiandolo con un solo sorso.“James, non reagire in questo modo!”lo raggiunse “Non bere!”“A te cosa importa?”lo aggredì voltandosi e fissandolo con occhi di brace.“Mi importa perché tengo a te”gli accarezzò una guancia “Non avrei fatto l’amore con te se non…”mormorò con gli occhi lucidi.“Se non, cosa, Dave?”“…se non ti amassi”concluse con un soffio.A quelle parole l’altro spalancò gli occhi incredulo “Tu cosa?”“Ti amo”ripeté sempre più serio, era terrorizzato all’idea che non ricambiasse i suoi sentimenti “Ero venuto per dirtelo, ma poi…”James si perse in quelle due pozze scure che erano gli occhi di David e sorrise, quello era, di certo, il momento più bello di tutta la sua esistenza.“Non sto scherzando, James.”“Lo spero, altrimenti dovrei ucciderti”e gli intrappolò la bocca in un bacio mozzafiato, era felice come non lo era mai stato “Anche io ti amo” “Davvero?”il cuore sembrava volergli esplodere nel petto dall’emozione.“Sì, ne dubitavi, forse?” lo spinse verso il letto e sedette su di lui “ora, basta parlare di queste cose tristi, ti voglio ancora, Dave”gli ordinò quasi e David scivolò in lui ricominciando la loro danza d’amore.Il mattino seguente James si risvegliò con un sorriso sulle labbra, aveva fatto l’amore con il suo adorato David. Volse lo sguardo e si rattristò vedendo che il posto accanto a lui era vuoto, aveva solo sognato quella notte di passione, oppure David era andato via? Sospirò, avrebbe tanto voluto dirgli addio, ma il vigliacco era scappato prima del suo risveglio. Strinse la mascella e scosse la testa stupito da quel comportamento. Si alzò dal letto e si diresse in bagno, avrebbe dovuto prendere l’aereo in poche ore, doveva prepararsi. Patricia sarebbe andata da lui e non poteva farsi trovare in quello stato. Come avrebbe reagito se avesse saputo che non solo l’aveva tradita, ma che era stato con un uomo?Probabilmente sarebbe tornata in Germania con il primo aereo. Alzò le spalle, non che sarebbe stato un danno, non era innamorato di lei, amava David e non poteva farci nulla. Le avrebbe raccontato che si era innamorato di qualcun altro e che non poteva continuare con quella farsa, avrebbe capito, ne era certo, in fondo, stavano insieme da poco.In quel momento notò un foglio di carta, appoggiato sul tavolino, alzò un sopracciglio e lo prese in mano, era suo, riconosceva la sua calligrafia.Caro James,Questa notte con te è stata molto importante, ti amo e voglio che tu non lo dimentichi mai.Spero mi perdonerai per averti lasciato questa mattina, ma detestavo doverti salutare.Non so come spiegare quello che ho provato a tenerti tra le braccia e a sfiorare il tuo corpo,non avrei mai creduto sarebbe accaduto. Pensavo non avresti mai ricambiato i sentimenti che provavo per te, ma a quanto pare sbagliavo.Dannazione James! Perché la vita deve essere così complicata?Perché non posso restare con te e fare come se al mondo non ci fosse nessuno tranne noi?Purtroppo la realtà è ben diversa, non esistiamo solo noi.Ci sono altre persone alle quali dobbiamo entrambi pensare e non posso fare nulla per cambiare questa triste realtà.Quando torni a Los Angeles, fammi avere tue notizie.Con amore David.James lasciò scivolare il foglio al suolo, era finita. David era sposato, aveva una famiglia avrebbe dovuto dimenticarlo e continuare con la sua vita come se quella notte insieme non fosse mai esistita. Si infilò nella doccia e ripensò agli eventi della notte precedente, a quando si erano amati.Calde lacrime cominciarono a scendere e questa volte non cercò né di fermarle, né di trattenerle, non gli importava più di nulla.Qualche ora dopo era nella hall dell’albergo, attendeva Steve per poter lasciare finalmente quella città e tornare a Santa Monica. Gli mancava il sole della California, a Londra pioveva sempre e cominciava a non sopportarlo più.Patricia era partita, aveva lasciato l’albergo per andare all’aeroporto, si erano detti addio, detestava doverle mentire e aveva preferito troncare sul nascere quella relazione che non li avrebbe mai portati da nessuna parte.Sospirò pensando a David, in quel momento stava sorvolando l’Atlantico, ma perché non erano partiti insieme? Avrebbe potuto trascorrere altre ore con lui. Si pentì di aver lasciato Steve a occuparsi di tutto, a questa ora avrebbero potuto essere sullo stesso aereo a conversare e magari anche a fare altro. Quanto avrebbe voluto fumare!
Gli mancavano le sigarette, ma ormai ne era fuori, aveva smesso da un anno e non poteva mandare tutto a puttane solo perché era nervoso.Stava quasi per perdere la pazienza e dire all’uomo dietro al banco della reception di chiamare la sua stanza quando sentì qualcuno che lo chiamava.“James?”Impallidì e si irrigidì, non poteva essere lui, doveva essere solo frutto della sua immaginazione. Desiderava che fosse lì e la sua mente gli giocava brutti scherzi.“James”ripeté la voce.Si voltò e lui era lì, con le valigie in mano e lo sguardo fisso sul suo viso.James spalancò gli occhi, ma che faceva ancora a Londra? Lo credeva ormai lontano.“Dave?mormorò mentre il cuore si fermava per l’emozione“Non potevo partire!”gli spiegò avvicinandosi“Mio dio! Allora è vero! Sei qui! Non lo sto immaginando”balbettò con gli occhi lucidi“Sì, sono qui!”confermò con un sorriso dolcissimo che lo intenerì, lo amava talmente che il cuore sembrava esplodergli nel petto.Lo abbracciò con trasporto, poi si rese conto che erano nella hall e gli fece cenno di seguirlo in un posto più appartato. Si diressero verso un salottino vuoto e si abbracciarono di nuovo e si baciarono con passione.James gli divorò la bocca, mordicchiandogli il labbro inferiore.“Amore, non credevo di rivederti.”gli sussurrò ansimando, tra un bacio e l’altro“Mi dispiace di averti lasciato, io…”“Non importa. Ora sei qui con me!”mormorò James accarezzandogli una guancia“Pensavo di non trovarti più! Ho temuto fossi già partito.”“Hai rischiato. Aspettavo Steve, per questo ero nella hall.”gli spiegò con sollievo.“Amore”lo attirò in un abbraccio “Non so che avrei fatto se non ti avessi trovato più.”"Non è accaduto.”“Non avrei dovuto andarmene. Ero all’aeroporto e ho capito che non potevo partire, non senza di te.”gli rivelò David con gli occhi che gli brillavano.“Ora cosa accadrà?”domandò James con angoscia“Non voglio pensarci.”scosse la testa “Andiamo, il tuo aereo parte tra due ore. Ho preso un biglietto anche io. Viaggeremo insieme.”L’altro sorrise e lo prese per mano e insieme si diressero verso l’auto che li attendeva all’esterno.

1 commento:

sam ha detto...

Ale!!!! che robbba! con 3 b... con tutta la buona volontà , quando si tratta di spike o angel/angelus o di qualche altro personaggio al quale affibi i loro nomi... beh diciamo che va bene. ma pensare veramente a loro!! non mi ci trovo, non li vedo, a parte che nella camera da letto James lo vedo più dominatore e poi dai... all'ultimo li fai andare nel salottino vuoto e poi vanno all'auto mano nella mano?... cmq continua giusto? go go go!!!